tag:blogger.com,1999:blog-40343403531087054042024-03-21T00:01:56.457+01:00il critico della vitaAttaccherò i vostri conduttori televisivi preferiti, gli scrittori che amate, gli oggetti di cui non potete fare a meno, ma anche i vostri sogni e i vostri calzini preferiti.
In questo blog ogni giorno attaccherò tutto ciò che non mi piace, ma farò di più, potete mandarmi una mail e chiedermi qualcuno o qualcosa da attaccare, se sarà degno lo criticherò con grande piacere.il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.comBlogger147125tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-24493055218165080692016-03-13T23:21:00.000+01:002016-03-13T23:21:11.523+01:00CIAO ITALIA<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<i>(Foto di Giovanna Eros)</i></div>
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Aveva 14 anni e si annoiava.<o:p></o:p></span><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Aveva 14
anni, si annoiava e ammazzava mosche oppure girava in circolo per il soggiorno.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Aveva 14
anni, si annoiava, ammazzava mosche girando in circolo nel soggiorno e nello stesso
mese c’erano i Mondiali di calcio in Italia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">A causa
degli stessi Mondiali il ragazzo possedeva un quaderno che riempiva ogni giorno
con le cronache stringate ma ben realizzate, corredate da voti e tabellino, di ogni
singola partita.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Il
compilatore era il ragazzo stesso che aveva un futuro già scritto da
giornalista sportivo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Il ragazzo guardava
ogni singola, maledetta partita di quei Mondiali e se c’erano partite in
contemporanea barava, fidandosi poco convinto dei resoconti dei giornalisti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Il ragazzo
non diventò giornalista sportivo e probabilmente a quest’ora starà facendo un
lavoro qualsiasi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Quei Mondiali
furono fra i più noiosi di ogni tempo e il caldo non c’entrava proprio niente. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Quei Mondiali
però avevano un bellissimo simbolo, incompreso da tutti, dagli adolescenti fino
a tutta la stampa nazionale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Un simbolo scelto
con un concorso in cui vinse un grafico di media caratura, il nome anche fu
scelto per concorso. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Potevi scegliere
sul retro della schedina fra cinque opzioni: chiamarlo Ciao, Amico, Beniamino,
Dribbly oppure Bimbo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Vinse Ciao,
la soluzione più facile, ma quel simbolo di amichevole e di ciaoistico aveva
poco.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Non era un
pupazzo o un animale, non una frutta o una verdura antropomorfizzata.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Più Linea di
Cavandoli che manufatto Disney insomma.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Vettoriale,
geometrico, gelido, scomponibile, rifletteva l’esordioo del digitale, era già adatto
per finire in avveniristiche proiezioni 3D.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">La Rai non era
ovviamente pronta a sfruttare la sua potenza immaginifica, i capostruttura
erano in imbarazzo, restavano di notte insonni a pensare a come farlo
interagire con conduttrici opulente ignoranti di calcio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Avrebbero preferito
un orsacchiotto, un asino o magari un ulivo, una quercia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Le riproduzioni
del logo come soprammobile erano sempre agghiaccianti, soprattutto per colpa
del pallone che in quella linearità bianco, rosso e verde, sembrava sempre
beffardo e mal posto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Non poteva
diventare un oggetto o un souvenir, nulla da poter abbracciare; Ciao era già
nella virtualità, era fantascienza applicata ad un evento di massa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Non se ne
vendettero molti oppure si vendettero per uso aziendale e finirono dimenticati
in scatoloni e armadi, in ogni caso non diventarono oggetti da recupero
vintage, non ce n’è traccia nei mercati.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Eppure qualcuno
pensò di rendere omaggio a quel simbolo che prometteva il futuro mentre l’Italia
si avviava allegramente alla rovina.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Qualche
anonimo geometra inconsapevolmente stava ottenendo dal suo progetto il
capolavoro definitivo, un’opera che vale più di tutta l’arte contemporanea della
penisola.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Più dei
singoli graffiti degli “street artisti” che rendono ogni città uguale all’altra,
come duty free di un aeroporto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Non sappiamo
chi a Palagonia, nella profonda Sicilia, propose di onorare una rotonda con una
copia di un Ciao a grandezza innaturale. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Una copia
con un pallone rosso, inquietante come un Super Santos da film horror.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Non sappiamo
se sia stata una licenza dello scultore, non sappiamo nemmeno se dietro ci sia uno
scultore o se sia stato prodotto da un’azienda che fabbrica statue di gesso di Padre
Pio nelle zone industriali delle nostre cittadine del sud, così distrutte e
così amate.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Il manufatto
di ferro piazzato in uno slargo qualsiasi deve avere avuto un’inaugurazione trionfale
fra assessori del Psi e della Dc.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Tangentopoli
era alle porte, due anni e quello splendore sarebbe stato intaccato per sempre.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Poco importa
se sia stato vero o falso, era splendore che mai più sarebbe ritornato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Ora Ciao resta
in piedi, arrugginito, nessun essere umano ha sentito la minima pietà e ha
provato a restaurarlo, e questo è stato un bene. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Da questa
inedia si è formata l’opera.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Un’ opera
collettiva, ma non come quei collettivi che inondano di finta arte ogni spazio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Nessuno ha
avuto nemmeno il coraggio di rubarlo o di requisirlo o di proporne la distruzione
come se fosse un’opera di regime.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">E questo è un
bene anche; non ha suscitato emozioni di odio, invidia o avidità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">L’indifferenza
a volte può essere la nostra maggiore ancora di salvezza.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">La statua di
Palagonia meriterebbe di essere protetta come impersonificazione commovente di
una decadenza tutta italiana, di venticinque anni di declino, molto più
significativo di qualsiasi monumento ai caduti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Un monumento
al caduto.<o:p></o:p></span></div>
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il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-63965191116422461432016-03-13T22:46:00.002+01:002016-03-13T22:46:32.623+01:00<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Ciao Italia<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Aveva 14 anni e si annoiava.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Aveva 14
anni, si annoiava e ammazzava mosche oppure girava in circolo per il soggiorno.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Aveva 14
anni, si annoiava, ammazzava mosche girando in circolo nel soggiorno e nello stesso
mese c’erano i Mondiali di calcio in Italia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">A causa
degli stessi Mondiali il ragazzo possedeva un quaderno che riempiva ogni giorno
con le cronache stringate ma ben realizzate, corredate da voti e tabellino, di ogni
singola partita.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Il
compilatore era il ragazzo stesso che aveva un futuro già scritto da
giornalista sportivo.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Il ragazzo guardava
ogni singola, maledetta partita di quei Mondiali e se c’erano partite in
contemporanea barava, fidandosi poco convinto dei resoconti dei giornalisti.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Il ragazzo
non diventò giornalista sportivo e probabilmente a quest’ora starà facendo un
lavoro qualsiasi.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Quei Mondiali
furono fra i più noiosi di ogni tempo e il caldo non c’entrava proprio niente. <o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Quei Mondiali
però avevano un bellissimo simbolo, incompreso da tutti, dagli adolescenti fino
a tutta la stampa nazionale.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Un simbolo scelto
con un concorso in cui vinse un grafico di media caratura, il nome anche fu
scelto per concorso. <o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Potevi scegliere
sul retro della schedina fra cinque opzioni: chiamarlo Ciao, Amico, Beniamino,
Dribbly oppure Bimbo.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Vinse Ciao,
la soluzione più facile, ma quel simbolo di amichevole e di ciaoistico aveva
poco.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Non era un
pupazzo o un animale, non una frutta o una verdura antropomorfizzata.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Più Linea di
Cavandoli che manufatto Disney insomma.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Vettoriale,
geometrico, gelido, scomponibile, rifletteva l’esordioo del digitale, era già adatto
per finire in avveniristiche proiezioni 3D.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">La Rai non era
ovviamente pronta a sfruttare la sua potenza immaginifica, i capostruttura
erano in imbarazzo, restavano di notte insonni a pensare a come farlo
interagire con conduttrici opulente ignoranti di calcio.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Avrebbero preferito
un orsacchiotto, un asino o magari un ulivo, una quercia.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Le riproduzioni
del logo come soprammobile erano sempre agghiaccianti, soprattutto per colpa
del pallone che in quella linearità bianco, rosso e verde, sembrava sempre
beffardo e mal posto.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Non poteva
diventare un oggetto o un souvenir, nulla da poter abbracciare; Ciao era già
nella virtualità, era fantascienza applicata ad un evento di massa.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Non se ne
vendettero molti oppure si vendettero per uso aziendale e finirono dimenticati
in scatoloni e armadi, in ogni caso non diventarono oggetti da recupero
vintage, non ce n’è traccia nei mercati.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Eppure qualcuno
pensò di rendere omaggio a quel simbolo che prometteva il futuro mentre l’Italia
si avviava allegramente alla rovina.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Qualche
anonimo geometra inconsapevolmente stava ottenendo dal suo progetto il
capolavoro definitivo, un’opera che vale più di tutta l’arte contemporanea della
penisola.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Più dei
singoli graffiti degli “street artisti” che rendono ogni città uguale all’altra,
come duty free di un aeroporto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Non sappiamo
chi a Palagonia, nella profonda Sicilia, propose di onorare una rotonda con una
copia di un Ciao a grandezza innaturale. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Una copia
con un pallone rosso, inquietante come un Super Santos da film horror.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Non sappiamo
se sia stata una licenza dello scultore, non sappiamo nemmeno se dietro ci sia uno
scultore o se sia stato prodotto da un’azienda che fabbrica statue di gesso di Padre
Pio nelle zone industriali delle nostre cittadine del sud, così distrutte e
così amate.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Il manufatto
di ferro piazzato in uno slargo qualsiasi deve avere avuto un’inaugurazione trionfale
fra assessori del Psi e della Dc.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Tangentopoli
era alle porte, due anni e quello splendore sarebbe stato intaccato per sempre.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Poco importa
se sia stato vero o falso, era splendore che mai più sarebbe ritornato.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Ora Ciao resta
in piedi, arrugginito, nessun essere umano ha sentito la minima pietà e ha
provato a restaurarlo, e questo è stato un bene. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Da questa
inedia si è formata l’opera.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Un’ opera
collettiva, ma non come quei collettivi che inondano di finta arte ogni spazio.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Nessuno ha
avuto nemmeno il coraggio di rubarlo o di requisirlo o di proporne la distruzione
come se fosse un’opera di regime.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">E questo è un
bene anche; non ha suscitato emozioni di odio, invidia o avidità.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">L’indifferenza
a volte può essere la nostra maggiore ancora di salvezza.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">La statua di
Palogonia meriterebbe di essere protetta come impersonificazione commovente di
una decadenza tutta italiana, di venticinque anni di declino, molto più
significativo di qualsiasi monumento ai caduti.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Un monumento
al caduto.<o:p></o:p></span></div>
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<br /></div>
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il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-13456376712820399142014-11-27T11:35:00.002+01:002014-11-27T11:35:41.223+01:00Contro Expo<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Milano è scienza, è naviglio, è
scala, è shopping, è movida,</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
è alimenti etici, è spuntini
selvatici, è chic, è tutela dell'ambiente ma è anche gioia delle
piazze in festa, e addirittura Como.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Sì Milano è Como, non so cosa
significhi ma è così.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Non so chi abbia commissionato l'inno
dell'Expo e in fondo non me ne frega, non sono qui per scrivere un
pezzo di denuncia sugli sprechi che si fanno quando si intraprendono
le grandi opere, e si giustifica tutto con un po' di lavoro in più
dato ai soliti schiavi.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Il problema è che una cosa del genere
negli anni più colorati e bui di Milano non sarebbe accaduta.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Sotto il regime craxiano degli anni '80
ci sarebbe stata una disco dance di qualità oppure un finto jazz
raffinato e ben suonato,da colonna sonora di pubblicità.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Anche negli anni ruggenti del
berlusconismo si sarebbero inventati qualcosa di meglio, un jingle di
Martelli oppure un inno retorico ma che ti entra in testa come quello
di Forza Italia, qualcosa che puoi prendere in giro ma di cui non
puoi ammirare la perfezione commerciale.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ora invece non ci sono punti di
riferimento, la canzone dell'expo rappresenta in maniera perfetta il
paese più della marcetta dal testo polveroso e incomprensibile di
Mameli.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Milano è Salvini, Milano è Moratti,
Milano è un designer ambizioso, Milano è start up di qualsiasi
cosa.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Milano è Italia soprattutto e non è
una bella cosa da contemplare.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
p.s: La società che organizza l'Expo
ha ovviamente dichiarato che si tratta di un brano non autorizzato ma
questo non cambia nulla, interpreta perfettamente lo spirito dei
tempi, spero che diventi l'inno ufficiale e comunque già lo è.</div>
</div>
il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-30081595659737150082013-11-25T20:36:00.000+01:002013-11-29T03:00:03.033+01:00il solito giro<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">E' molto più
interessante l'uomo che annuncia i treni dell'amministratore
delegato delle Ferrovie,</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">è
molto più gratificante conoscere l'uomo che supervisiona i semafori
che l'assessore con delega al traffico.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">L'uomo
comune può rivelare più facilmente la sua essenza; l'uomo di
potere, proprio per esser arrivato ad un qualche tipo di vertice, è
dominato spesso dalla prudenza e retto dall'ipocrisia.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">In questi giorni sto
leggendo varie cose di Gay Talese, uno degli esponenti maggiori del
new journalism.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Pur avendo nell'arco
della sua lunghissima carriera scritto su uomini famosi - da Sinatra
ad Alì, da Joe di Maggio a Peter O'Toole - ha spesso ritratto
personaggi solo apparentemente comuni e raccontato storie
apparentemente poco notiziabili.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Così fra i suoi articoli
ci sono quelli sull'uomo che cambiava i titoli luminosi in Times
Square negli anni '50, quello sulle battaglie dei gatti randagi a New
York oppure, uno fra i miei preferiti, quello sul responsabile dei
“coccodrilli” del giornale, un tipo schivo che ricopriva un ruolo
considerato modesto all'interno della redazione del New York Times.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Talese lo considerava
invece un privilegiato.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Mentre gli altri
correvano da una parte e dall'altra per inseguire la sfuggente
attualità lui viveva tranquillamente al di fuori e al di sopra della
stessa, dispensando giudizi ben ponderati sulle esistenze.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Preparava i suoi
necrologi cercando di non farsi mai cogliere impreparato, valutando
età, stato di salute e necessità di aggiornamento degli stessi.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Talese conosceva bene
quel lavoro perché anche a lui era stata affidata la stessa mansione
per un periodo, una sorta di retrocessione temporanea per essere
stato incapace di scrivere di politica quando gli era stato
richiesto.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Non riusciva a ricavare
mai più di 7000 caratteri dalla ridda di dichiarazioni e
controdichiarazioni di senatori, deputati e delegati dello stato, ed
il limite minimo per un articolo del genere sul Times era di 8000 .
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Sfuggì successivamente a
quel purgatorio passando alla rivista settimanale dove poteva
dimostrare il suo talento senza doverlo vincolare alle limitazioni
della cronaca.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Mentre leggo Talese
scorro gli status Facebook di intellettuali italiani e penso a quello
che ci manca.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Gran parte degli status
sono espressioni riferite ad un circolo chiuso che inizia in un
teatro occupato e finisce in una casa editrice, oppure sono commenti
sulle ultime mattane di un vecchio politico sul lunghissimo viale del
tramonto o battute sarcastiche su uno nuovo che presto sarà
fatalmente inghiottito nel già visto.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Ci sono discussioni
interminabili su questioni di rilevanza più o meno locale, la
penisola italiana ricopre un ruolo meschino se ampliamo lo sguardo,
o comunque su irrilevanti dilemmi che poco o nulla hanno a che vedere
con l'esistenza.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Polemiche su discorsi,
atti e fatti dell'universo mediatico, includendo in questo tv, blog,
web, libri, giornali, riviste e tutto l'armamentario vario;</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">riferimenti e citazioni
per me piuttosto incomprensibili, in particolare da quando ho deciso
di connettermi in modo sempre più parziale.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Non mi meraviglio se
romanzi, articoli o sceneggiature degli stessi intellettuali evochino
quasi tutte lo stesso mondo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">E restano ben delimitati
in quel mondo anche quando provano a raccontare altro, a cercar di
cavar fuori storie edificanti su proletari oppure a progettare fughe
verso l'onirico.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Qualsiasi tentativo,
anche se in perfetta buona fede, è destinato ad essere frustrato in
partenza.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Quel mondo si riflette
nelle facce degli attori, nei dialoghi e perfino nel linguaggio
usato, infarcito di parole che mai sono usate nella realtà; parole
scritte, non parlate.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Anche quando uno di
questi autori ha avuto una brillante intuizione - Francesco Piccolo
con il suo<i> </i>libro<i>
L'Italia spensierata</i> - ovvero sperimentare esperienze che
normalmente componenti del suo ceto intellettuale rifuggono, come
incolonnarsi sull'autostrada alla vigilia di Ferragosto, sosta
all'autogrill compresa, andare in gita a Gardaland oppure recarsi
durante le vacanze natalizie nei cinema a guardare il panettone di
Boldi e De Sica, l'operazione fallì, lo sguardo non era mai
innocente, ma continuamente venato da giudizi di alterità.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Nessuna descrizione
obiettiva, nessuna empatia, nessuna pietà di fronte alle debolezze,
solo e unicamente cinismo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Lo stesso cinismo che
conosco bene anch'io per averlo ugualmente e insistentemente
praticato in anni di frequentazioni di centri sociali, spazi
culturali e controculturali, e per aver cercato di mantenere una
specie di cordone sanitario stretto sulle mie conoscenze, come se
dovessi evitare il contagio con i barbari.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Per fortuna ci sono delle
eccezioni, sempre troppo poche, persone e autori alla caccia
dell'insolito:
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Gianni Miraglia con le
sue missioni in Russia e le sue affermazioni coraggiose contro
l'etica del lavoro;</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Ivan Carozzi e il suo
blog foto testuale (<a href="http://theitaliangame.tumblr.com/">http://theitaliangame.tumblr.com</a>)
composto da trafiletti di cronaca datati che raccontano un'epoca
meglio di tanta inutile saggistica universitaria, supportando
l'ipotesi di Talese secondo cui a volte è molto più utile dare una
scorsa agli annunci personali e alle pagine delle edizioni locali
piuttosto che leggere gli articoli di fondo e le prime pagine.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">E poi c'è Thomas Pololi
e la sua raccolta di quadernini delle elementari e delle medie
(<span style="color: #3b5998;"><span style="font-family: lucida grande, tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><a href="http://www.facebook.com/quadernini" target="_blank">www.facebook.com/quadernin</a>i)</span></span>,
un'operazione quasi commovente di recupero di piccole memorie
imperfette attraverso temi, composizioni libere e dettati.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">O Valerio Millefoglie,
nelle cui creazioni, siano esse canzoni, libri, performance dal vivo,
prevale sempre il generale sul contingente, se parla di crisi posso
esser certo che sta parlando di crisi esistenziale e non di posti di
lavoro in aumento o in diminuzione.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Se dovessi mai realizzare
una rivista, e so che è un sogno destinato a restare tale, queste
sarebbero alcune delle persone che vorrei come collaboratori.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">D'altronde tutti i miei
autori preferiti, siano essi scrittori, registi o autori teatrali,
sono sempre stati poco interessati alla bieca attualità e molto
all'attualità della vita che sfugge ai radar delle cronache.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Talese, ad esempio,
preferiva gli sconfitti ai vincenti, ed anche quando gli capitava di
parlare dei vincenti ne osservava il lato fragile, tutti siamo persi
o in procinto di perdere.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Agassi, nella sua
bellissima autobiografia Open, dice che la soddisfazione della
vittoria è cosa povera e quasi insignificante rispetto alla
sofferenza procurata dalla sconfitta.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Pensando ad Agassi, mi
viene in mente che sempre più mi piacciono libri di non fiction,
biografie, autobiografie, storie vere.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Forse in questo c'è una
mia idiosincrasia, eppure non posso fare a meno di sospettare che
possa dipendere anche dall'oggettiva difficoltà di creare buone
storie quando si spreca l'energia per poter mantenere i rapporti con
il mondo attraverso le nostre innumerevoli protesi, o forse perché
troppe persone si aggirano attorno al totem della posticcia
attualità.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">In fondo se penso alla
parte di mondo in cui vivo, Roma, non posso fare a meno di notare che
spesso abito gli stessi luoghi, riesco a muovermi con sicurezza solo
all'interno di un un cerchio chiuso e rassicurante, e ho il sospetto
che rischierei di fare lo stesso persino se cambiassi città o
nazione.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Troppo spesso ho
conosciuto viaggiatori che avevano attraversato il mondo senza
cambiare di un millimetro rispetto alle loro consuetudini.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Le loro convinzioni mai
scalfite davvero dall'immersione in un luogo altro.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Per questo spesso mi
annoio e allora ho deciso di andare nei posti dove non sono mai stato
e dove posso contare, o illudermi, di incontrare un'umanità diversa.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Qualche mese fa ho letto
un bell'articolo di Walter Siti su una delle strade consolari di
Roma, la Tiburtina, e sulla sua trasformazione incessante e
silenziosa in una specie di parodia derelitta di Las Vegas per la
sua altissima concentrazione di sale bingo e templi pagani
dell'azzardo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Ecco, quando mi capita
di imbattermi in zone fuori dal raccordo e costeggio mobilifici di
periferia o sale disco dalle luci al neon poco contemporanee,
immediatamente penso che in questi posti non ci sono mai entrato,
nemmeno una volta, nemmeno per sbaglio, per un provvidenziale
incidente, mentre sono stato cento, mille volte in posti dove sono
certo di incontrare la solita gente.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Quasi sempre persone
dalle esistenze troppo simili alla mia, esistenze confuse, divertenti
o complicate, ma in ogni caso riconoscibili.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Così ieri ho deciso di
stilare un piano per le prossime settimane.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Un piano che preveda di
visitare luoghi e di fare cose che per puro conformismo o abitudine
non faccio mai.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Una giornata alle corse,
in un ippodromo a scommettere cavalli e la sera successiva ad una
riunione di boxe, a bordo ring;</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">una nottata in una
discoteca frequentata dalle comunità sudamericane con i loro
cantanti, la loro musica e i loro cocktail;
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">andare a pesca per
un'intera giornata, alternando al silenzio sorsate di whisky per
combattere il freddo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Oppure trascorrere
qualche ora di ozio in un night club stile Bada Bing dei Sopranos
dove mi sembra che ci possano essere personaggi dalle vite
interessanti, che possano scandalizzare il lettore medio di
Repubblica, lo spettatore di Fazio o un condomino del palazzo in cui
abito.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Non so se da queste
esperienze ne ricaverò qualche storia degna di essere messa per
iscritto, probabilmente non sono abbastanza abile per farlo, ma in
ogni caso qualcosa ne ricaverò.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><br />
</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
</div>
</div>
il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-38170792161002493692013-09-09T15:54:00.000+02:002013-09-09T15:54:00.737+02:00Contro seconde visioni <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span lang="it-IT">Torno
a casa e la notte non dormo, mi metto a vedere una dopo l'altra le
puntate dei Soprano, le conosco a memoria, mi sono molto piu' vicini
questi delinquenti dei colleghi che vedro' domani al lavoro.</span></span></div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Vedo
quella puntata dove Cristopher Moltisanti è seduto sul divano e
sembra depresso, ha la casa sottosopra, chiede a Paulie: <i>Dove
è il mio arco?</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">A
tarda notte guardavo I Soprano a bassa voce mentre S. dormiva di là.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Avevo
30 anni e Cristopher chiedeva la stessa cosa disperato, mi sembra di
essere sempre fermo li'.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Cristopher
sta sempre ai margini, prima si sente non affiliato, ma anche quando
lo diventerà non sarà mai soddisfatto, vuole di piu', è troppo
ambizioso e nello stesso tempo lo è troppo poco, si fa di eroina.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">A
un certo punto si mette in testa di voler scrivere un film perchè ha
questa fissa del cinema, specialmente dei film sui gangster e la
mafia, sta scrivendo quando Paulie entra per portarlo fuori con due
bambole e gli chiede <i>Dove è il mio arco?</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">A
qualcuno succede qualcosa ad un certo punto, uno cambia, parte da un
punto, finisce in un altro.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Questo
mi chiedevo leggendo biografie delle persone celebri, quelle piene di
cose che accadono, troppe, cose che sembra non accadano piu'.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><i>Dove
è il mio arco?</i> Lei dormiva nella stanza accanto e ci sarebbe
rimasta ancora per poco, nessuna voglia di svegliarla, di fare
l'amore.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Ero
insensibile, anche al dolore, domenica pomeriggio perenne.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Ero
a Roma da poco, ci eravamo trasferiti con entusiasmo.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Avevamo
preso possesso dela mia casa progettando piccoli interventi che non
avevamo mai fatto.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Al
principio mi godevo cose che ora troverei assurde: il clima, i frutti
al mercato all'aperto in una piazzetta vicino casa, il senso che
stesse per accadere qualcosa di buono e che semplicemente non
dovessimo muovere un dito per facilitare il destino.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><i>Hai
mai la sensazione che non ti accadrà mai nulla di buono? </i>Chiede
Cristopher a Paulie.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Cristopher
è seduto sul divano, ha uan sigaretta mezza fumata fra le dita,
Paulie è in piedi, ha i capelli bianchi tenuti su dalla gelatina,
uno sguardo fisso e senza indecisioni, bicipiti ben allenati a
sessant'anni.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Pisponde
<i>Certo, mi è successo e cosa cambia, sono vivo e riesco a
sopravvivere, sono cresciuto, ho fatto qualche anno nell'esericito e
qualcuno in galera ed ora eccomi qua, sono un mezzo bravo guaglione. </i>
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Christropher
lo guarda, quasi sta per mettersi a piangere e dice i<i>o non voglio
solo sopravvivere, voglio di piu'.</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">E
non sa cos'altro aggiungere.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Dove
è il mio arco?</span></div>
<br />
<div lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0in; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Guardavo
quella serie ogni sera e pensavo che avrei voluto essere tanto Paulie
ed invece ero sempre sul punto di diventare Christopher.</span></div>
</div>
il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-20809534072679298242013-07-04T16:27:00.001+02:002013-07-04T16:32:59.502+02:00Contro Cubeddu<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div style="line-height: 16px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-align: justify;">
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<br />
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Sono cresciuto in provincia in un’epoca nella quale i
minishorts non erano ancora di moda.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">L’altro giorno ero a Roma steso sul prato giocando a fare il
Proust con un paio di libri al mio fianco quando sono cominciate ad arrivare a
frotte delle ragazzine vestite con pantaloncini cortissimi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Liceali, alcune addirittura dal viso potevano sembrare
tredicenni; fissavo le cosce impietosamente, non riuscivo più a distinguere
l’età.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Se avessi vissuto la mia adolescenza in una grande città
(Milano, Roma) forse sarei stato più felice, ecco questo è il genere di
rimpianti che occupavano la mia mente mentre osservavo queste ragazzine
troppo contemporanee.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Puttane </span></i><span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">ho pensato ma poi mi sono subito pentito, mi venivano in mente
le parole di San Paolo sulla bramosia della carne, non sono cattivo, sono
soltanto un umile peccatore e un nostalgico.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Times;"><o:p> </o:p></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Lucida Grande';">Ho nostalgia del petting che non precede niente, del petting,
magari spinto, a cui non segue nessuna penetrazione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Ho nostalgia dei succhiotti che non ho mai avuto, quelli che
fa una ragazza quando ha <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">14 anni di solito, magari 15, e ancora non conosce il sesso
per benino, almeno ai miei tempi era così...<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Allora fa dei succhiotti sul collo, dei segni che i tuoi amici
vedranno, segni tangibili che ti porti dietro camminando con orgoglio. Segni
rossastri, viola. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Non ho mai avuto quei segni da portarmi appresso quando avrei
voluto, li voglio avere ora<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Più tardi, assieme a due amici giornalisti, ero in un bar dove
andiamo di solito a fare l’aperitivo. Fissavamo trentenni che fingevano di
ubriacarsi al bancone con spritz e daiquiri provandoci con il barista muscoloso
e laureande in tiro che avevano coperto abilmente le loro occhiaie con l’uso
del trucco, ma nel frattempo pensavo soltanto alle mie quattordicenni al parco.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Non avevo mai fatto sesso con una quattordicenne anche quando
di anni ne avevo sedici o diciotto o venti. La ragazza più piccola di età con
cui ho avuto un rapporto completoera una ventenne, fra l’altro piuttosto
scafata come tipo. La più inesperta una venticinquenne che aveva avuto un solo
ragazzo prima di me ed era rigida come uno stoccafisso iscritto all’Azione
cattolica.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Parlavo stancamente con i colleghi dei nuovi sviluppi della
cronaca e della politica,ma la mia mente era altrove.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Pensavo a quegli quei golf che mettevano in risalto seni al
loro esordio nel mondo, a quei minishorts che mettevano in rilievo chiappe
naturalmente definite senza aver bisogno di sfiancanti sessioni in palestra.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Mi piacciono i seni piccoli che cresceranno, i seni medi che
cresceranno, i seni grandi appena sfornati.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Sono allora un maniaco? O peggio il protagonista medio
borghese dell’Ultimo bacio diMuccino? No, ho letto l’Ombra delle fanciulle in
fiore e so che in rete i video delle teenager sono fra i più cliccati sui siti
porno. Sono soltanto uno che vuole passare dalle parole ai fatti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Il mio prossimo obiettivo è intraprendere una relazione con
una quindicenne: una liasion pornographique.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">In autobus, tornando a casa, ho cominciato ad ascoltare
frammenti di conversazione delle ragazze in minishorts, parlavano sempre
incessantemente di ragazzi, quasi mai di interrogazioni, facevano così anche ai
miei tempi? Presumo di sì. Noi tornavamo a casa a piedi ed il gruppo delle
ragazze e quello dei ragazzi erano separati, ci mischiavamo poco.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Qui in città si mescolano di più, ho notato. Fra questi
frammenti, un paio di volte, mi è capitato di ascoltare confidenze sessuali,
racconti di incontri con ragazzi e uomini più grandi. Altre ragazze dicevano
vaffanculo a denti stretti quando qualche coetaneo cercava di prenderle in
giro, li trattavano male e parlavano fra di loro di masturbazione. Altre ancora
parlavano di incontri in chat suscitando la mia curiosità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Come è
vestito lui? Mi ha detto che avrà un giubbotto di pelle nera.. se è brutto non
ci fermiamo..se è figo me lo faccio..<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Poi quando torno a casa su Mtv mandano in onda interviste
girate fra San Babila e Duomo, adolescenti che ammettono di aver tradito il
proprio ragazzo, ragazze sghignazzanti che telefonano ai vj facendo battutine
allusive. <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Quanti anni hai? </i>dicono
i vj, le ragazze con voci acute rispondono 16.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Sui finestrini degli autobus c’è scritto luca 6 bono,
oppure mi ti farei. Mi sorprendo ad osservare le scritte, una volta mi ricordo
di averne viste sul finestrino posteriore alcune particolarmente grandi:
quattro. Tutte firmate da una certa ade, firmate by ade. Ade aveva scritto con
quattro pennarelli diversi: uno fucsia, uno verde, uno giallo, unorosso . Per
ogni pennarello c'era una persona a cui voleva tanto bene. Scriveva di voler
tanto bene a omar, a marco, a luca, a stefano. Pensavo Ade ha un cuore
grande così oppure è soltanto una puttanella che prende in giro quattro
adolescenti? Sceglievo la prima ipotesi e avrei voluto tanto un pennarello
anche per me.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Una cosa del genere mi faceva stare male, anch’io volevo far
parte del fantastico mondo di Ade, cosa c’è di male? D’altronde sapevo che non
sarei mai riuscito, da solo, a procurarmi conoscenze contando sulla mia
capacità oratoria e poi come diavolo approcciarle senza sembrare una specie di
pervertito o qualcosa del genere?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Una mia compagna di classe a 15 anni si era messa con uno di
28, come avevano fatto ? Come si faceva una cosa così?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Non avrei mai saputo farlo ,anche se molte ragazze in autobus,
nei bar, per la strade, al parco, con minishorts, in tuta, felpa, con
gonnellini larghi mi guardano dritto negli occhi e sorridono, molto meno
timorose delle ragazze più grandi, meno consapevoli della possibilità di
tirarsela.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: 'Lucida Grande';">Sapete, le ragazze a quell’età sono terribilmente curiose ed
hanno un tempo sterminato da riempire, fin quando studiano le ragazze non
possono evitare di avere brutti pensieri, non si lasciano distrarre da cazzate
come lavoro soldi carriera o peggio ancora autorealizzazione. Dopo ci sarà sempre
il rischio del deja vu, del banale, la noia sarà dietro l’angolo, non sarà
inevitabile, ma sarà dietro l’angolo.<span class="Apple-style-span" style="font-size: 16pt;"><o:p></o:p></span></span></div>
<!--EndFragment--></div>
</div>
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<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial;">Mio padre è stato per tutta la vita democristiano, quando
è caduta la Dc ha votato in sequenza per Berlusconi, Prodi, una volta perfino
Casini, cercando sempre dal suo punto di vista di non sbagliare, non ha mai
dichiarato apertamente il suo voto, si intuiva da piccoli gesti e reazioni.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial;">
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</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial;">Ho il sospetto che abbia votato Grillo, proprio come me,
ne sono contento.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial;"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial;">Non lo trovo sintomo di qualunquismo, esaurimento della
distinzione fra destra e sinistra, insomma di quelle ovvie conclusioni a cui
arrivano miei amici, notisti politici, presunti progressisti di diversa estrazione.</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial;"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il venerdì prima delle elezioni ero in Piazza san Giovanni
al comizio conclusivo del Movimento, non mi piacciono gli slogan e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>così mi sono trovato a disagio quando qualcuno
si è messo a gridare “tutti a casa” e gli altri lo hanno ripetuto come un eco.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Non mi sono mai piaciuti gli slogan, mi intriscono gli
studenti dei licei quando intonano delle rime quasi sempre stupidamente baciate
contro qualche ministro della Pubblica Istruzione, anche se posso condividerne
la sostanza non apprezzo la scarsa originalità nella forma.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Eppure quando alcuni candidati iniziarono a parlare in
piazza, ero soddisfatto che non riuscissero perfettamente ad articolare le cose
che avevano intenzione di pronunciare, apprezzavo le inesattezze lessicali o sintattiche
dovute all’emozione, la loro timidezza evidente, i risolini nervosi, i groppi
in gola.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Quanta differenza con le stereotipate e piattamente
corrette costruzioni grammaticali di gente che da anni ha imparato a conversare
in televisione, dei lupi, degli alfano, delle finocchiaro, dei franceschini, le
loro discussioni accese o garbate a Porta a Porta o Ballarò, i loro foulard, i
loro completi giacca e cravatta di buona sartoria, i loro orologi al polso
vistosi e datati.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Dopo un po’ parlò Beppe Grillo, ci sono stati almeno un
paio di momenti<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in cui mi sono davvero
emozionato.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Uno in cui lesse una lunga lettera che qualcuno gli aveva
inviato, parlava di gente che usciva dal buio e di occhi che si abituano alla
luce, di novità radicali, di cambiamento, era retorica al punto giusto.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">L’altro momento accadde alle fine, era una conclusione a
braccio, fuori programma, Grillo disse che fra qualche anno ci saremmo rivisti
in un paese forse più povero ma più unito e felice perché finalmente con un prospettiva,
un futuro, erano parole coraggiose, eppure i servizi al telegiornale il giorno
successivo lo definirono comico con il poco rispetto che si ha in
Italia per chi sa usare il sarcasmo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">In fondo ogni volta che torno in Italia dopo un viaggio
all’estero ho l’impressione che il mio paese si stia sgretolando, me ne
comincio ad accorgere giù in aeroporto. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">A Fiumicino le indicazioni per raggiungere la stazione
ferroviaria o il bagno più vicino sono confuse, i segnali si contraddicono, il pavimento e il soffitto accennano crepe
inaspettate, quando prendi la navetta per raggiungere il centro l’autista mette
ad alto volume una radio con un programma sulla Roma o sulla Lazio dove si polemizza
per un rigore non dato o la scelta errata di un allenatore; qualsiasi paese europeo, compresi quelli nettamente più poveri dell'Italia, ha una dignità maggiore nell’accoglierti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">La prima cosa che vedi di un paese è importante, ma
nessuno si è mai importato della cosa.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Quando Grillo parla di modello danese, oppure cita
esperienze e pratiche tipiche della Germania o del Nord Europa, piccole o
grandi cose, inezie o aspirazioni utopiche, comprendo di cosa parla, eppure in rete qualcuno cita Gramsci a
sproposito, posta frasi di Mussolini e Hitler, non si ha ritegno nel giudicare.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Io so solo che le mie viscere a San Giovanni hanno
tremato, le persone serie quando vogliono definire un modo di comportarsi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>poco razionale in ambito politico <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>usano l’espressione <i>di pancia</i>, i tromboni
come Scalfari con sussiego scrivono che la gente <i>ha votato di pancia</i>, i cerchiobottisti
infarciscono i loro editoriali con la stessa affermazione ripetuta come un
mantra, eppure la pancia non è lontana dal cuore e ho imparato da tempo a
diffidare della mia testa.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">La pancia ha a che vedere con l’anima, i bambini d’altronde
respirano con la pancia e per questo sono più puri, non c’è nulla di male nel
non diventare mai pienamente adulti se diventare maturi politicamente significa
essere sempre e comunque dalla parte della moderazione più ottusa.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Per un periodo della mia vita ho lavorato ad un canale
all news, non facevo il giornalista ma realizzavo i promo, questo mi salvava
solo parzialmente dalle cattive frequentazioni che toccano ai giornalisti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Quando arrivavano i
politici per fare le loro ospitate nei talk show, fuori si riunivano gli
autisti che li accompagnavano.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Gli autisti dei potenti si
assomigliano sempre un po’, sembrano cani da guardia che si scambiano cicche e
sguardi complici.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Hanno un lavoro sicuro e
una paga che gente del loro livello scolastico si scorda, sanno mantenere i
segreti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il politico più triste che
ho mai visto era uno che teoricamente sarebbe dovuto essere vicino alle mie
posizioni politiche, almeno di quando ancora avevo delle posizioni e delle
pose.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ho smesso di averle da
quando ho visto questo politico con un cappottone grigio che si aggirava nei
nostri studi con sguardo incerto e passo corto, malgrado la notevole lunghezza
delle gambe.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Politico sempre contro,
politico che minacciava rivoluzioni impossibili, politico con lo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sguardo debole e incerto del frustrato,
ministro e allo stesso tempo antiministro, uno che godeva quando una<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sua dichiarazione creava scompiglio e
repliche immediate, chiarimenti, polveroni.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ho smesso di credere quando
ho visto uomini magri tornare dopo qualche mese con pance prominenti che
strabordavano dalle camicie, mentre il grasso colava sui loro menti e le labbra
diventavano lucide.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Avevo già previsto lo scandalo
Marrazzo una volta che lo vidi sorridere in corridoio con gli occhi brillanti e
un’aria di decadenza che gli colorava malamente le guance.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">E’ un senso di disagio
fisico connesso al potere, è qualcosa che è molto più vicino alla pancia che alla
testa.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il potere è fisicamente
brutto, l’ho visto quasi ogni giorno quando era in saletta di montaggio e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>le facce che montavo in alcuni promo erano
facce da patibolo, anche se cercavo di catturarli nelle espressioni migliori
per colpa del mio senso estetico.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Le facce dei politici che
parlano ogni giorno del nulla, le facce dei tirapiedi che applaudono in
conferenze e congressi alle due del pomeriggio.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Gli autisti dei potenti
sono padroni del centro storico di Roma mentre aspettano i loro datori di
lavoro che cenano nei ristoranti o si scopano la loro amante.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">I poliziotti annoiati e i
portaborse di ogni genere e grado dominano la Roma delle tre di pomeriggio,
piazzati in ogni slargo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Una Roma insopportabile,
dominata da segni di protervia, una Roma in cui, se non sei un turista
ammaliato da chiese e palazzi, puoi resistere solo se fingi di non vedere, solo se
sei un vigliacco.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">La Roma di quelle
feste che un osservatore <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>come D’Agostino
ha mostrato per anni nel migliore ritratto di questa nazione rovinata dalla
fedeltà all’oppositore intransigente che si rivelava sempre per essere il
miglior complice del suo avversario.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ricordo alcune
foto della moglie di Bertinotti ingioiellata in terrazze con piante bellissime,
le bellissime terrazze estive di questa Roma cialtrona, parolaia, rovinata dalle
sue pietre antiche e dalla sua inerzia gattona.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">La stessa Roma
degli uomini di spettacolo e dei loro interessati endorsment, delle coppie come Dandini e Piovani che associo inevitabilmente <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a Veltroni, la loro esibita simpatia pubblica contraddetta
dalla loro arroganza privata.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Quel modo di
intendere la cultura sempre con deferenza, mai con coraggio, sempre con
conformismo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">La Roma dei
registi senza ispirazione che
campano di rendita, degli attori da rivista, dei cabarettisti da strapazzo, dei registi occhialuti e con il terrore del corpo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">E poi i Mannarino, i Rivera, i bravi ragazzi che spacciano la romanità come moneta falsa, con
cappelli da inizio novecento, giacche circensi, esaltazioni della vita,
ottimisti, conquistatori di donne facili.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Prendersela con Roma non è sufficiente però, le cose non
sono poi così diverse nelle cittadine dove la politica è<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>spesso connessa con le professioni una
volta definite liberali.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Avvocati, notai, medici, piccoli avvoltoi che si cibano di grosse
e polpose briciole.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 14.0pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Di solito a fare politica sono sempre borghesi con il pacco
di dolci sotto il braccio la domenica e parole arzigogolate imparate
forzatamente ed a cui non credono: non sanno leggere, non sanno scrivere, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quelli che davvero credevano nella
politica quasi sempre li fregano, i militanti più convinti ed ingenui li
ritrovavo anni <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dopo con un posto
di insegnante precario in qualche liceo con alunni complicati.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Avevano perso
fiducia nel loro passato, nella loro gioventù o se continuavano a crederci, lo
facevano per abitudine.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ho visto la gente
che ha fatto carriera nei<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>partiti
politici della mia città, quando torno e mi informo sulle liste ci sono frequentatori
di discoteche di provincia e bar alla moda, hanno usufruito del fatto che i
migliori della loro generazione sono emigrati altrove, hanno vinto la loro
piccola battaglia.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ecco per questi
motivi, in parte irrazionali, sicuramente di pancia, facilmente confutabili
dalle analisi verbose che sono stufo di leggere, ho votato per il Movimento e
non me ne pentirò anche se sbagliassero ogni singola mossa da qui ai prossimi cinque anni.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<!--EndFragment--></span><br />
<!--EndFragment--></div>
il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-88836335639085907942013-02-14T21:36:00.000+01:002013-02-14T21:37:03.911+01:00contro Europa occidentale<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Sono in un taxi giallo a
Minsk.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Non ho ancora avuto il
tempo di girare la città ma intuisco da ogni dettaglio che intravedo dal
finestrino che non siamo nella Comunità Europea né nei<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>paesi che aspirano a esserne inclusi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Luci lampeggianti<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>blu e verdi sotto cupole di plastica,
uscite delle metro che sembrano propaggini di astronauti che non abbiamo avuto
il coraggio di costuire negli anni ’70.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Domani vedrò palazzi
dello sport che imitano sottomarini e case allungate che desiderano essere
scambiate per barche a vela.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Per ora resto seduto
dietro il taxi guidato dal padre di Ilia che ci sta riportando a casa dopo la
sauna.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Nessuno parlava inglese,
quando mi ascoltavano mi fissavano le labbra, domani sarò osservato come un
alieno nei vagoni della metro.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">"Sono un uomo"mi hanno detto quattro russi, bevevamo in
sincrono bicchieri di vodka nelle pause , presumevano che in quanto italiano mi
fossi dimenticato come si beve.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Hanno giustamente poco
rispetto per lo straniero, qui è ancora un forestiero, vezzegiato e deriso.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Scherzano sul loro
presidente e sulla mancanza di democrazia paragonandola alle ossessioni per la
figa di Berlusconi, quando ci si spinge troppo in là nella critica interviene il
boss della sauna, un omone altro più di uno e novanta, grosso, dal sorriso poco
rassicurante, il gestore dell’acqua calda sostiene che i media esagerano e da
una cosa piccola ne viene fuori una grande, le faccende non vanno così male,
taglia il discorso politico con un brindisi delle loro parti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Che tutto resti uguale, traduce
Ilia, mi spiega che un giorno puoi essere un principe, l’altro un povero,
meglio accontentarsi, che tutto resti uguale, in fondo le cose potrebbero anche
peggiorare, anche se di principi attorno non ce ne sono.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Brindo, so che si tratta
di una resa alla mancanza di libertà ma condivido la frase dal punto di vista
esistenziale, l’unico che mi interessa, sono sollevato che si cambi argomento.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Alla fine si mettono a intonare
canzoni sulla guerra.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">La grande guerra
patriottica qui la chiamano, mica la seconda guerra mondiale, canti sui partigiani,
domani andrò a vedere un museo in cui ci sono affisi manifesti di proaganda e poi
vecchi fucili e cannoni, uniformi, medaglie, apprezzo l’orgoglio russo e penso
con fastidio ai musei dell’Europa centrale che raccontano di liberazione dall’oppressione
sovietica saltando e dimenticando completamente le premesse, la liberazione.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Sputo mentalmente sull’Ungheria
fascista ben prima di essere occupata dai tedeschi, sugli ustascia croati, semplicifico
perchè ho bevuto , confondo <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>personale
e generale, sono debole e in preda alle suggestioni di scadente vodka liscia.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Me ne sto in un angolino
del taxi e sorrido a ogni cosa, ai cumuli di neve ben sistemati sui lati della
strada, al finestrino rigato dall’acqua, all’effetto della condensa sulle luci
esterne, al mio pessimo inglese che qui sembra un dono del signore oppure un
incantesimo del diavolo, a seconda di chi ti ascolta.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Sorrido e mi lascio
trasportare, per la prima vota dopo anni mi sembra di capire il senso del
viaggio del non farsi comprenere e del non comprendere bene le cose attorno e
immaginarsele.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Sono euforico ma so che questo
coraggio passerà domani quando camminerò per le strade e dopo un po’ resterò indifferente
a tutto, mi coglierà una nostalgia improvvisa di una casa che non c’e da
nessuna parte e mi vergognerò della banalità di questa riflessione.</span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">
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<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br /></span></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">
<!--EndFragment--></span><br />
<!--EndFragment--></div>
il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-19861317285946997882013-01-24T12:18:00.002+01:002013-01-24T12:18:27.175+01:00Contro soliti discorsi<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Antonio
lavora come consulente aziendale, fuma ancora marijuana ma è un uomo serio.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il suo
passato studentesco è solo una miniera di aneddoti da cui attingere nei dopocena.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Antonio
non vede l‘ora che finiscano i discorsi leggeri per poter iniziare ad abbordare
questioni più complesse, da adulti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ad esempio
la questione cinese gli sta a cuore, ha una sua teoria per spiegare il successo
dei cinesi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Lavorano
con meno diritti sindacali ma in modo più efficiente, con maggior impegno, cita
come esempio tale Yang, un tizio che si occupa dell’assistenza per Blackberry e
I Phone.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Aggiusta e
risolve in due giorni dove altri ce ne impiegano dieci, nel suo laboratorio
piccoli cinesi non si staccano nemmeno un attimo dai visori che utilizzano per
intervenire sui circuiti hardware.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Yang ha
imparato pure a trattare con i clienti, offre degli sconti, pratica non più
consueta fra i commercianti italiani.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Parla di
Yang con chiaro rispetto, quello concesso ai vincenti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US" style="font-family: 'Arial Italic'; line-height: 150%;">Si sta prendendo tutto il mercato
romano</span></i><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"> annuncia
con enfasi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Malgrado
la sua aria simpatica, alla mano e i capelli scarmigliati in modo gradevole, immediatamente
ho diffidato di Antonio.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Aveva un orologio
troppo ingombrante al polso e mi ha stretto la mano con forzata cordialità.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ora
mentre parte da Yang e prosegue con questioni di politica economica, sta
perdendo pian piano interlocutori.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Le donne
hanno la scusa di sistemare il tavolo del buffet, altre stanno giù in cucina, è
rimasto solo un ragazzo dall’aria simpatica, di quelli rigidi, seri, ma con un
ghigno di sarcasmo incollato sempre alle labbra.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Mi delude
perché lo sta ad ascoltare e mostra di approvare, ogni tanto interviene
portando i<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>suoi esempi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Lavora
per una casa editrice di libri per l’infanzia,stampano libri di cartone
pieghevoli per<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>bambini da 2 a 4
anni, tutto è prodotto in Cina, i suoi esempi però mi paiono sbiaditi rispetto
al lampante modello di Yang e del<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>suo
laboratorio.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: large; line-height: normal;">Mi immagino che un discorso del
genere sia affrontato in forme e modi diversi in miriadi di abitazioni simili a
questa.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">La festa in terrazzo si è conclusa,
siamo nell’ingresso ed io devo sorbirmi mezzora di conversazione senza avere
alcun desiderio di intromettermi e spezzare quel portentoso equilibrio di buon
senso.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">É così incantevole quanto la gente
si trova d’accordo,<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">mi ricordano quelle cene di avvocati
e professionisti di provincia, dove al momento dell’amaro tutti reputano altamente
desiderabile proclamarsi concordi su alcune questioni di fondo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">E’ un atteggiamento che rende gli
animi pronti alla digestione e prepara al sonno ristoratore.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Non sopporto più i discorsi normali,
hanno la funzione di appianare ogni differenza.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: large;">Non importa se nella discussione ci
impieghi la competenza del professore universitario, del giornalista con
l’esperienza radicata sugli esteri, oppure semplicemente quella media e sensata
del lavoratore alla prese<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con
committenti cinesi alla Yang.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">In ogni caso sempre di cazzate si
tratta e le persone spesso se ne accorgono perfino, anche se a volte dissimulano
bene dando alla conversazione un’inutile aria di importanza .<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">In realtà nel frattempo tutti
pensano a cosa avverrà dopo, ad una tizia da scopare, a un dubbio d’amore da
risolvere, tutti stanno pensando a dopo e nessuno ha il coraggio di affermarlo a
voce alta.</span><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><o:p></o:p></span></span></div>
<!--EndFragment--></div>
il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-60842664662796948822013-01-10T02:47:00.003+01:002013-01-10T02:47:38.517+01:00Contro feste finte hippie<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<!--StartFragment-->
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 25.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il titolo dell’evento è Immence
love.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 25.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">La stradina che ci porta al villino è di quelle strette che si sono fatte
spazio fra le case assumendo con il passare del tempo la natura di autentica
strada.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Prima sabbia, poi ghiaia, quindi il passaggio all’era dell’asfalto e la
riconoscibilità pubblica per mezzo di targa apposita e rintracciabilità sul gps
che ci consente di arrivare a destinazione.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">La casa bassa è stata tirata su grazie a condoni successivi o a piani
regolatori lassisti degli anni ‘70, è in una zona di Roma periferica ma in direzione mare dove ancora è
intensa l’attività di costruttori piccoli e grandi, attorno incombenti scheletri
di calcestruzzo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 25.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 25.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Appena entriamo dentro, il
padrone di casa, in maglietta rossa con su stampato il logo della
manifestazione, ci accoglie con il suo miglior sorriso.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 25.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ci invita a depositare le
bevande nei bidoni neri stracolmi di ghiaccio secco.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 25.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Spiega le pochissime
regole dell’evento e ci raccomanda di lasciarci andare, sembra lui il primo a
non esserne persuaso.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 25.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Andiamo a rifornirci di
cibo a un buffet, sono le quattro e mezzo e la masturbazione mi ha fatto venire
ancora più fame.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 25.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Alla festa ci sono fintissimi figli dei fiori, la cosa peggiore è che il
lunedi andranno a lavorare e già si accingono a lamentarsi ad alta voce della
crisi che potrebbe mettere a rischio il loro posto fisso.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Sul loro giornale di riferimento il direttore barbuto e ottuagenario oggi
descriveva liricamente gli arbusti della residenza estiva del presidente della
repubblica che sta andando a intervistare, definiva ilare il verso dell’upupa
che risuonava nel parco antistante l’edificio, quindi si dichiarava preoccupato
per il paese.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il regolamento affisso su una bacheca con ghirigori grafici attestanti vane
ambizioni creative prevede scoppi di gioia improvvisa, mi guardo attorno, la spensieratezza
mi sembra immotivata.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Sul prato verde rasato meticolosamente persone sdraiate, consentito l’uso
di marjuana con moderazione, i gruppetti restano separati, alcuni sono venuti
con compagna e se la tengono stretta gelosamente, altri addirittura con bambini
molesti che spruzzano acqua dalle pistole e cercano di fregarti il posto al
tavolo del ping pong.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Sono tutti lavoratori che credono nell’amore e non lo compiono.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">In una festa simile negli anni
’70 ci sarebbero stati degli accoppiamenti esibiti, qui invece tutto termina
con delle simulazioni.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Simulazioni di barbecue alll’americana, simulazioni di ubriacature,
simulazioni di musica.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Un tizio monta una batteria Pearl con doppia cassa, prevedo del rock,
invece un trio suona del rytmn’ and blues blando alternato a classici degli
anni ’60 e ’70, un medley di Doors
e Led Zeppelin che seguo a fatica, qundi partono delle improvviszioni che non
portano a nulla.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Non sopporto gli assolo ecco perchè mi annoio spesso ai concerti jazz, prima
o poi inizia sempre uno con il suo maledetto pezzo solista, presume di
dimostrare la sua bravura; gli anni passati ad imparare uno strumento sono esposti
tutti lì davanti a te, a farsi ammirare.</span></span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Gli altri musicisti stanno lì senza far
niente, aspettano annoiati anche loro come me ma fingono di essere estasiati, ogni
tanto abbassano la testa con un segno di approvazione, altre volte la scuotono
simulando uno stupore per una capacità tecnica intravista da loro e che io
trovo vana.</span></span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">E’ un grande trucco, tutti fingono di
credere in qualcosa su cui non c’è alcun fondamento.</span></span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Detesto i musicisti, quasi il 99 per cento di loro non valgono nulla,
bisognerebbe promulgare una legge che preveda una patente per suonare in
pubblico, detesto sopratuto le cover band, </span></span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">cosa
spinge a cantare canzoni di altri e vestirsi come se fossimo in un’altro tempo ?</span></span><span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Bisognerebbe provare ad essere originali
nella vita, anche se si sbaglia, bisognerebbe sempre cantare nella lingua che
ti hanno insegnato da piccolo, cantare in un’altra lingua non ti riuscirà mai
bene.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Alla migliore cover band preferisco la band di dilettanti che hanno il coraggio
di lasciarsi demolire da quelli come me.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">E’ piu facile fare il musicista che lo scrittore se vuoi beccare figa,
forse è questo il motivo di tutti questi suonatori.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Anche questi tre che suonano oggi stanno esibendosi solo per la figa.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il tastierista si mette a petto nudo, ogni tanto scherza imitando le voci
di quelli famosi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Sopratuttto Berlusconi, funziona sempre Berlusconi, ha la voce pù imitabile
del mondo, nessuno è come lui, penso che si sia scelto la sua voce di proposito
come il sorriso che secondo quelli di Repubblica è dovuto a uno specifico allenamento
intensivo di un osso, il massettere, ci scrissero un pezzo assurdo anni fa.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Non riesco a nascondere la noia, leggo senza alcun
interesse una rivista, mangio per occupare il tempo, fisso per quasi mezzora una
ragazza che fa roteare dei nastri,
assolutamente conscia di avere un gran culo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il culo è fasciato da un pareo, il perizoma
divide in due sezioni perfettamente simmetiche le chiappe, commento con un mio
amico.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; line-height: 150%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">
<!--StartFragment-->
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Psservo i movimenti di tizi che provano approcci rapidi e goffi, noto con indifferenza i tentativi senza conseguenze.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Qualcuno alla fine della festa resterà sull’erba a guardare le stelle
pensando che anche stavolta non è riuscito a metterlo dentro a nessuna e che
domani si lavora, e via di questo passo con le recriminazioni.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Dall’altra parte del giardino arriva la voce chiara e ben amplificata dell’organizzatore
che estrae i numeri della lotteria<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>di autofinanziamento, in regalo magliette, borse e cappellini che
sottoscrivono l’allegria.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Prima di iniziare l’estrazione il ragazzo con barbetta incanutita ringrazia
il padre e la madre, anche se cerca di essere leggero il tono della voce
risuona emozionato, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la cosa mi fa
ribrezzo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Il padre ha più personalità del figlio, non è mai stato un hippie ma ha
pensato per un momento di volerlo diventare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">A fine serata i musicisti smettono finalmente di suonare, qualcuno seleziona
delle canzoni da un computer per far ballare la gente, è un ballo che non ha
scopi sessuali, è completamnte autosufficiente, inutile, c’è il triangolo di
Renato Zero, tainted love, tutte parlano di sesso, nessuno raccoglie il
suggerimento.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">La coppia piu sensuale è formata da due sessantenni insegnanti di liceo
venuti qui con pantaloni colorati, lui a petto nudo si bacia la bella quasi andata,
se la tira sulle gambe mentre in sottofondo c’è una canzone dei Beatles.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Gente più giovane di me si scatena ascoltando il twist, li compiango
scuotendo la testa mentre mi muovo in pista simulando scioltezza.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 381.0pt right 415.0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<!--EndFragment-->
<br />
<!--EndFragment-->
</div>
il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-61526790955505825262013-01-09T14:13:00.000+01:002013-01-09T14:13:41.075+01:00Contro l'assenza<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<!--StartFragment-->
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 18.0pt;">É arrivata
la perturbazione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">I giornali on
line titolano <b>Roma in ginocchio</b>.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Le polemiche
stanno per cominciare ma non mi toccheranno, sono contento.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Vedo in Internet
un film di Bergman, per molti versi è disperato ma è così bello che non
comunica angoscia, solo una forma di gratitudine.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Applaudo su
alcune scene; il mio applauso, muto al cinema, a casa può diventare finalmente
rumoroso.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Fuori c’è
silenzio, crescerà man mano che le ore passeranno e le auto non potranno
circolare.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Le istituzioni
dicono di rimanere a casa a meno di non avere urgenti necessità, ci vogliono al
calduccio mentre sdraiati sul divano guardiamo le loro televisioni, la loro
emergenza incessante, ansiogena.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Parla il
ministro e guardo i fiocchi cadere, fa una dichiarazione il sindaco e chiedo
alla neve di cadere più forte, di fargliela vedere.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Fra poco uscirò
quasi per dispetto, non ho alcun timore del ghiaccio, intanto butto fuori degli
urletti, potrei star diventando pazzo o bipolare, mi tengo stretta l’euforia.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Si può essere
felici per un messaggio che arriva anche se non cambia nulla, e per questa poca
neve che travolge la città e ne ottiene il silenzio.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">L’anno scorso il cortile rimase giallo sporco, i
frigoriferi del supermercato continuarono a ronzare, quest’anno invece per
fortuna chiuderà causa clima.</span></i><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">La gente domani
mattina cercherà un supermercato aperto per potersi rifornire di scorte per la
fine del mondo che inconsapevolmente auspica ed il mondo sarà diviso fra chi
cercherà disperatamente un supermercato aperto e chi girerà per la città come
me.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">il chiosco sotto
casa è diventato più invitante, mi viene voglia di comprare ogni tipo di
verdura e di frutta commestibile, le arance lucidano brillanti.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Prima mi sono
collegato con il mondo, ho mandato messaggi, non addii, arrivederci a
persone amate, in fondo non ci lasciamo mai completamente, le cose non
finiscono mai del tutto.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Esco, le luci
artificiali sembrano più umane, ad ogni passo mi sento meglio.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Prendo la metro
strapiena assieme a tre amici, ci inerpichiamo su una strada ordinaria, ha un
fascino che non hai mai avuto né mai più avrà, c’è un mini market aperto, i
bengalesi salvano il mondo vendendo birra e vino scadente, gli altri negozianti
hanno chiuso precipitosamente le saracinesche.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Sento di voler
essere misericordioso, accettare i più stupidi.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Ora sono felice
per ognuno, per chi fa tango nei centri sociali di periferia, per chi si crede
attore di teatro e lo fa malissimo, per chi prova a far ridere e sbaglia tutte
le battute, per chi sogna di andarsene in un altro paese e lo dichiara in modo
ingenuo.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Potrei anche
parlare con il più idiota e scovargli una qualità che lo renda degno di
attenzione.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Per un po’ avrò
totale fiducia nel mondo, come un bambino o un maestro.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Durerà un paio
di giorni e poi finirà un lunedì qualsiasi quando le radio e le tv diranno che
è tutto a posto, che siamo tornati alla normalità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<!--EndFragment-->
</div>
il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-69083081423256096082012-08-28T19:59:00.002+02:002012-08-28T20:06:58.466+02:00Contro semaforo <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<!--StartFragment-->
<br />
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il tizio affianco a me
sopra una Mercedes scoperta da 80000 euro ascolta una canzone di Sting, era su un
disco che ebbe molto successo, c’erano anche un paio di duetti con Eric Clapton, ballate lente con arrangiamenti
facoltosi, tristezza fuori moda, anni ’90.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ha i capelli lunghi alle
spalle, è stempiato alla nuca, ha il pizzetto che portavano certi artisti di
Roma qualche tempo fa.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Potrebbe essere un ex
attore, un figlio di imprenditore, è triste, guarda nel vuoto al semaforo.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">È mio fratello anche se
non lo sa.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">A lato vengo sorpassato
da una A</span><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">lfa rossa aggressiva nel cambio di marcia, a lato una ragazza carina e con
esperienze sporadiche di cocaina, è acconciata come molte universitarie
carine italiane, non me lo farebbe venire duro magari abbia tutto per eccitarmi, mi
fissa male e non si sente mia sorella.</span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">A guidare la macchina un
tizio sbarbato di fresco, dietro il collega di sinistra, pizzetto e barbetta.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">A medio volume una canzone
recente di Capossela che probabilmente il ragazzo apprezza e incita mentre quello
al volante tollera a fatica, soltanto per compiacenza.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Quello davanti si scopa la
tizia al suo fianco, la tizia forse si scopa tutti e due, continuano a
osservarmi perché la carrozzeria della mia auto è sporchissima, tinteggiata di escrementi di uccelli metropolitani, è un auto che non ha alcun
fascino, ha montato su perfino il gpl.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Decido di non guardarli e
alzo la canzone che sto sentendo alla radio, un vecchio pezzo romantico di Luca Carboni.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Carboni è sottovalutato, mica lo considerano
come Capossela.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Alzo il finestrino non
per il caldo di questa notte di agosto ma perché voglio inscenare una disputa
sonora fra le tre canzoni, voglio che le onde sonore si mescolino in un
semaforo qualunque di viale Parioli.</span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Riguardo di nuovo il
borghese con pizzetto, non sembra accorgersi delle musiche altrui e nemmeno del
brano suonato dallo stereo della sua auto perfettamente armonizzato con il suo volto<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Scatta il verde, il tizio
parte con più dolcezza dell'Alfa, resto buono terzo, non potevo fare di meglio con
la mia ripresa lenta<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Si allontanano le parole
di Sting, il ritornello dice it’s probably me, c’è malinconia come nel brano di Carboni, ma è posticcia e non è colpa solo della lingua che non padroneggio
abbastanza.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il tizio è lontano, non
so cosa cerchi nella notte.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<!--EndFragment-->
</div>
il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-33001894411080946602012-08-24T19:16:00.003+02:002012-08-28T12:44:18.873+02:00Contro le bancarelle sul Tevere<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="color: black; font-family: 'Arial','sans-serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; mso-fareast-language: IT;"><span style="color: black; font-family: 'Arial','sans-serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span><br />
<span style="color: black; font-family: 'Arial','sans-serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; mso-fareast-language: IT;"><span style="color: black; font-family: 'Arial','sans-serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; mso-fareast-language: IT;"><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il Lungotevere è occupato dalle bancarelle per l’estate.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E' la stagione in cui la gente veste peggio e mostra le sue debolezze senza ritegno.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Lei chiede al ragazzo se la prossima volta vanno a Porta di Roma, al centro commerciale.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E’ mora, alta, ha spalle e braccia robuste, lui è rasato, ha un tatuaggio sul braccio, le dice sì certo amò con inflessione romana .</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Stanno assieme da poco, mi passano accanto.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Camminano uno accanto all'altro, sono annoiati senza nemmeno rendersene conto, pigri e indolenti come decine di coppie che si abbracciano con occhi vuoti.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Coppie borghesi, coppie povere, impiegati, professionisti, tutte ugualmente amanti per rassegnazione, paura, mi fanno pena, il loro futuro è disseminato di figli e uscite domenicali.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le bancarelle etniche continuano a vendere collanine, ci sono posti per ogni gusto: narghilè. sushi, birre artigianali, i due restano un po' perplessi ma si tuffano avidamente sulle novità etniche con una curiosità da scimmie, brontolano commenti, conoscono poche parole ma il problema non è mai il linguaggio.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Dall'altra parte del Tevere due punk a bestia stanno distesi e abbracciati mentre un cane poco lontano li guarda.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Vivono appena cento metri più in là sfruttando il calore e qualche moneta della manifestazione, al ridosso della pista ciclabile su cui sfrecciano i ciclisti contenti della loro scelta con una sensazione di superiorità etica incompatibile con i loro tragitti quotidiani.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">I due stavano piangendo perché un loro amico si era buttato di sotto poco prima, esattamente ventiquattro ore dopo che la sua compagna aveva perso l'equilibrio dopo un litigio.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non aveva retto al senso di colpa.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non potevamo saperlo, quando ripassiamo cinque minuti dopo ambulanze e carabinieri hanno acceso le sirene, ma sono fermi, passivi, significa che tutto è finito, in un modo o nell’altro tutto finisce sempre</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il giornale mi comunica il giorno dopo che il tizio è in fin di vita.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Frattura cervicale, forse sopravviverà ma sarà conciato male, il giornalista scrive il pezzo con l’asciuttezza che gli hanno insegnato l’esperienza o le scuole dei loro maestri idioti.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Spesso ho guardato con diffidenza i punk a bestia, li ho sentiti distanti mentre cercavano con poca convinzione di estorcermi qualche spicciolo.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ai loro occhi ero uguale a tutti gli altri, questo mi dava fastidio, non ero altro che una macchina che emette occasionalmente qualche moneta.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">È la stessa sensazione che provo con tutti gli esclusi, i lavavetri, i mendicanti, gli zingari, vorrei poter parlare loro da uomo a uomo e invece abbasso lo sguardo e passo oltre.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Dall'altra parte del Tevere tutto è continuato, la gente beve birrette, alcune turiste sono vestite come troie e come troie si guardano attorno, americane che cercano di rivivere esattamente le parole delle canzoni estive alla Kate Perry.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non sanno nulla dell'amore, prima o poi si sposeranno con uno che la pensa come loro sulla vita.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Oggi ripenso ai due che il giornale definisce sbandati con il tono paternalistico che mi fa rabbrividire, il loro amore disperato e senza stabilità ha molto più a che fare con l'amore che posso sentire oggi o in qualsiasi altro momento.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
</div>
</span></span><br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: black; font-family: 'Arial','sans-serif'; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; mso-fareast-language: IT;"><o:p><span style="font-size: large;"></span></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<br /></div>
</div>
il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-37306393507049793312012-06-29T12:29:00.000+02:002012-06-29T12:31:11.537+02:00Pro Italia<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #1d1d1d;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il suono dei clacson mi ricorda l'82, avevo sei anni, le
piazze non erano pedonali come ora, le auto ci finivano dentro, ci
parcheggiavano, in alcuni film addirittura scendevano le scalinate di trinità
dei monti, non c’era il sacro rispetto dei burocrati.</span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #1d1d1d;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">E’ un suono rassicurante e antico, lontano dai suonini digitali
dei nostri giorni, è bello come quello dei tamburi che si improvvisavano nei
sedili posteriori delle auto, non mi aspetto che lo capisca una come Melissa P.</span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #1d1d1d;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Lei vive a piazza Vittorio e fa la borghese acquisita merito
libri mediocri, fuma erba e fa gli oroscopi, si innamora dieci volte al giorno,
così sostiene, tiene il rapporto con i suoi migliori lettori aggiornando
continuamente il profilo di Facebook e rispondendo alle loro battute con altre
battute.</span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #1d1d1d;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Si lamenta dei clacson,</span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"> </span></span><span style="color: #1d1d1d;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">è
abituata ai suonini digitali del suo I Phone e del suo computer che usa per
correggere precisamente e inutilmente la punteggiatura del suo ultimo romanzo.</span></span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #1d1d1d;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Lei se ne sta lì organizzando cene, preparando ricette
mediterranee ed invitando una ristretta cerchia di amici a provarle.</span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #1d1d1d;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Snobba l'atleta da cui vorrebbe farsi penetrare, prende in giro
l'abbigliamento medio come facevo io quando avevo venti anni, è ossessionata
dalle calzature maschili come indice di declino.</span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #1d1d1d;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">C’è poco trambusto a Roma stasera, troppo poco, troppi popopo,
troppi ritornelli e e cori forzati, è divertente vedere un tipo esultare con la
bandiera sopra il fascio, beve un terribile intruglio giallastro, un caldo
limoncello rinforzato, si inchina al nero oggi e nemmeno se ne rendo conto.</span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #1d1d1d;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il titolo della gazzetta ha una foto, sopra Balotelli a petto
nudo e sotto è scritto orgoglio italiano.</span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #1d1d1d;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Quelli di Repubblica fino a dieci giorni fa attaccavano il
declino del calcio italiano e Buffon, ora fanno marcia indietro per vendere
giornali.</span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #1d1d1d;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Melissa scriverà status sulla decadenza dei costumi mentre altri
diranno è solo calcio, come se il calcio fosse nulla, alcuni la crisi.</span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #1d1d1d;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Anche a Pertini nel 1982 chiesero è giusto festeggiare visto il
momento che viviamo.</span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #1d1d1d;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">La crisi c’era anche allora, cambiano solo le forme in cui si
manifesta.</span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #1d1d1d;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Pertini si arrabbiò e scuotendo la pipa disse “Perché bisogna
sempre pensare al male? Stasera festeggiamo, tutti hanno diritto di festeggiare
ogni tanto no?”</span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
</div>il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-21609699102036323692012-06-29T11:46:00.003+02:002012-06-29T11:46:33.881+02:00Pro Italia<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<!--StartFragment-->
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 14.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #262626; font-family: Times;">ll suono dei clacson mi ricorda l'82, avevo sei anni, le
piazze non erano pedonali come ora, le auto ci finivano dentro, ci
parcheggiavano, in alcuni film addirittura scendevano le scalinate di trinità
dei monti, non c’era il sacro rispetto dei burocrati.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 14.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #262626; font-family: Times;">E’ un suono rassicurante e antico, lontano dai suonini digitali
dei nostri giorni, è bello come quello dei tamburi che si improvvisavano nei
sedili posteriori delle auto, non mi aspetto che lo capisca una come Melissa P.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Times;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 14.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #262626; font-family: Times;">Lei vive a piazza Vittorio e fa la borghese acquisita merito
libri mediocri, fuma erba e fa gli oroscopi, si innamora dieci volte al giorno,
così sostiene, tiene il rapporto con i suoi migliori lettori aggiornando
continuamente il profilo di Facebook e rispondendo alle loro battute con altre
battute.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 14.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #262626; font-family: Times;">Si lamenta dei clacson,</span><span lang="EN-US" style="font-family: Times;"> </span><span lang="EN-US" style="color: #262626; font-family: Times;">è abituata ai suonini digitali del suo I Phone e del suo
computer che usa per correggere precisamente e inutilmente la punteggiatura del
suo ultimo romanzo.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Times;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 14.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span lang="EN-US" style="color: #262626; font-family: Times;">Lei se ne sta lì organizzando cene, preparando ricette mediterranee
ed invitando una ristretta cerchia di amici a provarle.</span><span lang="EN-US" style="font-family: Times;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="color: #262626; font-family: Times;">Snobba l'atleta da cui vorrebbe farsi
penetrare, prende in giro l'abbigliamento medio come facevo io quando avevo
venti anni, è ossessionata dalle calzature maschili come indice di declino.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="color: #262626; font-family: Times;">C’è poco trambusto a Roma stasera,
troppo poco, troppi popopo, troppi ritornelli e e cori forzati, è divertente
vedere un tipo esultare con la bandiera sopra il fascio, beve un terribile
intruglio giallastro, un caldo limoncello rinforzato, si inchina al nero oggi e
nemmeno se ne rendo conto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="color: #262626; font-family: Times;">Il titolo della gazzetta ha una foto,
sopra Balotelli a petto nudo e sotto è scritto orgoglio italiano.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="color: #262626; font-family: Times;">Quelli di Repubblica fino a dieci
giorni fa attaccavano il declino del calcio italiano e Buffon, ora fanno marcia
indietro per vendere giornali.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="color: #262626; font-family: Times;">Melissa scriverà status sulla
decadenza dei costumi mentre altri diranno è solo calcio, come se il calcio
fosse nulla, alcuni la crisi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="color: #262626; font-family: Times;">Anche a Pertini nel 1982 chiesero è
giusto festeggiare visto il momento che viviamo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="color: #262626; font-family: Times;">La crisi c’era anche allora, cambiano
solo le forme in cui si manifesta.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="color: #262626; font-family: Times;">Pertini si arrabbiò e scuotendo la
pipa disse “Perché bisogna sempre pensare al male? Stasera festeggiamo, tutti
hanno diritto di festeggiare ogni tanto no?”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<!--EndFragment-->
</div>il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-55129982829834267772012-05-07T17:55:00.000+02:002012-05-28T12:03:03.098+02:00Contro burocrazia<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Arial Bold'; font-size: x-large;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 19px;"><b><br /></b></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">L‘impiegato
ha sessant’anni, grossa stempiatura davanti, capelli bianchi che ricadono sulla
nuca in ciocche irregolari.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Ha
occhiali di radica spessi, marroni, sono contemporanei, di lato il marchio Rayban
ad attestare la loro natura vintage, ma sopra il suo volto sembrano gli occhiali
autentici di un impiegato della sua età in altri tempi.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Occhiali
di un impiegato di sessant’anni negli anni ’70.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Anche
gli abiti hanno un taglio datato: la giacca di grisaglia grigia, la camicia bianca
inamidata, la cravatta dalle tinte volutamente smorte con colori che si
intonano male.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">L’ufficio
posta è moderno, ha luccicanze bronzee, l’illuminazione è curata come se fosse un
franchising, una specie di autogrill della burocrazia.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">I
numerini vengono fuori uno dopo l’altro con impeccabile precisione, segnalati su
display, l’informatizzazione qui funziona e la fila non è lunga, eppure mi prende la mia solita sottile
inquietudine.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Devo
pagare una multa e una bolletta, non ci sono complicazioni, posso farlo in
contanti o servendomi della carta di credito, non ci sono discussioni da
intraprendere ma la cosa mi atterrisce.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Il
mio rapporto con la burocrazia di qualsiasi tipo, in qualsiasi forma, avrebbe
bisogno di uno psicoanalista.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Ogni
volta che devo andare in un ufficio pubblico, sia esso statale, regionale, circoscrizionale,
mi deprimo.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Non
mi lamento da cittadino sulle inefficienze, sulla pigrizia e la poca voglia di lavorare dei dipendenti
pubblici, non ci sono mai reprimende qualunquiste.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Non
mi arrabbio, resto seduto ad aspettare il mio turno e ad osservare i volti
delle persone con le loro ricevute in mano proprio come me, le sedie gialle piegabili che scattano come quelle dei pronti soccorso. <o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Divento
catatonico, se ho un libro non lo leggo, inizio a programmare per distrarmi viaggi
in posti dove non ci possa essere traccia di strutture che ti offrono un
servizio ed esigono la tua attenzione.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Sogno
il deserto.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Rifiuto
di essere considerato cittadino, di essere inglobato in qualcosa in cui forse
non ho mai creduto.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Certificati
da stampare, fototessere da portare, parole da scambiare con l’impiegato allo
sportello che da tempo ha esaurito la sua scorta di empatia e non ha alcuna
voglia di mettersi nei tuoi panni, ne ha tutte le ragioni del mondo.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Mio
padre invece è sempre stata bravo nel gestire queste cose, addirittura gli piace,
cosa che mi è sempre parsa misteriosa, tenere documenti, controllare che tutto sia
a posto.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Con
precisione cataloga ogni documento in cartelle di vari colori, ogni tanto le
apre e ne legge il contenuto con una lente d’ingrandimento.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Spiana
sul tavolo di vetro del soggiorno ogni ricevuta, le spilla con precisione, conserva
vecchie carte che possono sempre venire utili ed infatti lo stato per anni ti
chiede prove della tua innocenza, dei tuoi pagamenti, ti tiene schiavo alle sue
scadenze, ti obbliga ad essere informato, non accetta la vita alla giornata.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Lo
stato è sempre autoritario, in manifestazioni che i cittadini buoni si
rifiutano di affrontare.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">E’
autoritario quando prende ma anche quando dà.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Non
è per chi vive d’impulso, supporta e sostiene chi vive sulla base della volontà
e dell’organizzazione.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Crea
fra te e il mondo reale un’intera categoria di mediatori.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Avvocati,
commercialisti, con cui mio padre ha confidenza.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Vuole
avere il controllo su quello che osservatori troppo superficiali come me
chiamerebbero scartoffie.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Forse
perché nelle scartoffie ci ha anche lavorato essendo un funzionario, il
tavolo del suo ufficio era sempre occupato da pratiche.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">La
gente veniva a casa portandogli le lettere che arrivavano dallo stato e che non
comprendevano.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Erano
quasi analfabeti, parlavano solo in dialetto, erano intimiditi perfino da me che
andavo ad aprirgli la porta ed ero un bambino ma pur sempre il figlio del dottore.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Avevano
in mano delle buste di plastica con dentro scarole spinaci, salsicce, prodotti
dei loro orti, quasi mai erano contadini professionisti, erano grandi
dilettanti, sapevano usare alla perfezione diserbanti e concimi.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Si
fermavano davanti alla porta, con guance rosse conseguenza di bevute del loro
vino paesano pieno di zolfo, squilibrato, che si ostinavano a fare anche se il
terreno delle nostre colline non è adatto, chiedevano se c’era mio padre, nel
caso in cui non c’era <o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">lasciavano
le buste ed io sussurravo un grazie<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Sarebbero
ritornati per sottoporgli le loro domande, avevano mani callose, sembravano
molto più vecchi della loro età, portavano cappelli consumati e dignitosi, non
mi rendevo conto allora che sarebbero spariti per sempre, loro e I loro
cappelli, che i loro figli li avrebbero rinnegati pur tributandogli un omaggio
convinto nel momento delle loro dipartite.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">I
figli ogni tanto venivano ad accompagnarli e già erano un’altra generazione,
avevano magliette e pantaloni che imitavano i marchi di successo, scritte in
lingue straniere che non sapevano pronunciare, alcuni di loro erano geometri e
ragionieri, quasi nessuno riusciva ad andare all’università, aspiravano ad un
impiego pubblico, ad un lavoro in banca, all’ingresso nel campo del terziario.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Arial; font-size: 14pt;">Iniziavano
a dimenticare quello che i genitori gli avevano insegnato da piccoli sulla
coltivazione, i loro campi presto sarebbero andati in malora, sarebbero
diventati spazio per autovetture, metri quadri per costruzioni pencolanti di
dubbio uso, vuoto da riempire con inoffensivi abusivismi suburbani. <o:p></o:p></span></div>
</div>
</div>il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-82327298455811126012012-05-03T19:58:00.002+02:002012-05-03T19:58:30.642+02:00Contro il concerto del primo maggio<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<!--StartFragment-->
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L’ultima
volta che sono stato qui era dieci
anni fa.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ora ci sono passato perché
volevo vedere la faccia della gente che c’è</span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">È pieno di calabresi, pugliesi, campani, come sempre,
arrivano con autobus, treni; per due giorni, all’andata e al ritorno,
eviteranno accuratamente di dormire.</span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Quelli che hanno fatto la nottata viaggiando li riconosco
dall’aria stanca e annoiata, sono seduti sul marciapiede, hanno capelli ben sistemati
come se fossero venuti ad una festa, chissà cosa si aspettavano, da cosa sono
rimasti delusi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">I fuori sede si distinguono perché conoscono il territorio,
si mostrano comprensivi con i loro amici venuti da fuori, sanno come comportarsi
in piazza, conoscono i trucchetti per vivere al meglio la loro gioventù.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sul palco c’è una cantante italiana vestita come Amy Winehouse,
ventenni con fattezze da mezzo ribelli conoscono a memoria le parole delle sue
canzoni e non hanno vergogna di pronunciarle, non pensavo che fossero così
sentimentali.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Suonano i soliti gruppi, quelli che spacciano il rock come
qualcosa di rivoluzionario, sono i primi a non crederci.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ci sono rapper che iniziano a diventare vecchi per rappare, front man di gruppi che
iniziano a diventare vecchi per portare ancora i capelli lunghissimi sulle
spalle, ogni anno un cantante proveniente
dal panorama fumoso dell’indie vince
il biglietto per salire sul palco e cerca di sfruttare al massimo il suo momento.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Anche nella periferia della piazza dove la musica si sente malissimo, il selciato è coperto da
bottigliette di birra.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Bevono molte più birrette questi ventenni di quanto facevamo
noi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sto girando dal pomeriggio in feste varie, in centri sociali,
locali, ovunque c’è una allegria che mal si concilia con gli allarmi gridati
sui giornali da politici, sindacalisti e opinionisti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ogni volta che per caso m’imbatto in un articolo in cui
qualche esperto ci racconta la crisi non posso fare a meno di pensare quanto
fatturano al Corriere e Repubblica, quanti soldi riescono a guadagnare con la loro reputazione di
esperti economici, se abbiano un contratto forfettario oppure se siano pagati
a cartella.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Quanto i loro articoli siano propedeutici alla
pubblicazione successiva di libretti divulgativi molto richiesti dalle case
editrici.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ultimamente giornalisti, sociologi e filosofi si specializzano nella interpretazione della crisi, vanno dove girano i soldi, vi trovano la loro realizzazione esistenziale.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Questi ventenni sono nati con la crisi, da quando erano
bambini hanno ascoltato Santoro che monologava di cassaintegrati e gente che non arrivava
a fine mese, ormai sono anestetizzati quando il rapper dal palco pronuncia parole
di troppo buon senso sugli operai.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Con la crisi ci sono nati, con la crisi moriranno
qualsiasi cosa accada.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In ogni posto dove vado la musica che suonano non è
contemporanea, perfino qui, la tizia che scimmiotta la Winehouse che a sua volta copia
qualche cantante soul anni sessanta che non conosco.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">pomposamente a un certo punto il conduttore legge in
scaletta che il rock è la musica classica del nostro tempo, e un’orchestra
inizia a fare un brano dei Led Zeppelin mal arrangiato.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">I ventenni spesso hanno come gruppi preferiti i Beatles, i Queen,
gli U2, non riescono ad essere contemporanei, non vivono il loro tempo, favoriscono le reunion imposte dalle
case discografiche che si fregano le mani perché la musica di catalogo dà soldi
sicuri e non richiede nessun tipo di investimento.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Con le canzoni peggiori di Battisti che continuano imperterriti a cantare
nei falò, con il loro omaggio contrito
a cantautori che dovrebbero dimenticare, s</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">e la stanno meritando tutta la loro mancanza di prospettive.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Spero che ne traggano buon uso.</span></div>
<!--EndFragment-->
</div>il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-26896512576074105422012-05-01T13:52:00.000+02:002012-05-01T13:52:04.545+02:00Contro studenti<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<!--StartFragment-->
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono
appena arrivato a Cracovia da un viaggio più lungo del previsto.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La
mia ospite aspetta due amici, si prospetta una sessione di conversazione in
inglese, sono stanco ma proverò a sentirmi a mio agio.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Voglio
che tutti si sentano a loro agio: io, gli altri, da anni ho deciso di
seppellire la mia diffidenza, così ora dormo in case di sconosciuti ed ospito
estranei completi.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">I
due amici arrivano, sono di un tipo che ultimamente ho imparato a conoscere.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Parlano
benissimo inglese, sono studenti, o se non lo sono, fingono di esserlo
eternamente, parlano continuamente del loro passato recente di studente, di
feste dove tutti hanno dormito per terra, fanno allusioni al sesso.</span></span></span><b><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><o:p></o:p></span></span></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le
feste pero sono già più raccontate che vissute, si avvicinano alla trentina e nelle
loro storie allegre si insinua la funerea prospettiva dalla serietà.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Si
alzano presto la mattina, lavorano per multinazionali, dormono poco ma ancora
per poco, prima o poi rischieranno di crollare e si accorgeranno di colpo che
hanno bisogno di passare più tempo in casa tranquilli.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Da
questa consapevolezza ad una storia fissa e stabile il passo è breve, per ora
continuano a mantenersi giovani gestendo relazioni transitorie con messaggi al
cellulare e mezzi sorrisi rivolti agli amici, mostrano una eccessiva serenità nelle
loro storie ufficiose, detesto i loro scopamici.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Chi
ha uno scopamico è un vigliacco, se deve essere occasionale il sesso deve
esserlo per davvero, devi andare con uno e poi dimenticarlo, non c’e niente di
più reazionario di avere un amante fisso con io quale instauri una noiosa
confidenza.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono
acuti come le serie televisive di cui si cibano, le conoscono tutte, quelle
drammatiche, quelle comiche, da un pezzo io non le guardo più e faccio fatica a stargli al passo, a
comprendere le loro continue citazioni.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Dei
suoi due amici il ragazzo all’inizio è scortese nei miei confronti, evita
platealmente il mio sguardo mentre mi stringe la mano senza calore, è chiaramente
innamorato della ragazza che mi ospita, le fa battute cattive alternate a tentativi
di ingraziarsela.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Solo
dopo, quando capisce che non c’è alcun pericolo, inizia a comportarsi meglio, ma cerca comunque
di mettermi in difficoltà chiedendomi continuamente se sono familiare con
questo o con quello.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sei
familiare con South Park ? Conosci Big Bang Theory ? Un po’ fingo di essere
familiare, un po’ ammetto le mie lacune, per essere così maledettamente giovane
è piuttosto in gamba, ma ripete le battute che scrivono per lui sceneggiatori
stranieri e nello stesso tempo si illude di essere abbastanza anticonformista da
poter essere all’occorrenza perfino originale.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Dopo
un’ora le sue frasi iniziano a diventare poco efficaci e mi cominciano ad
annoiare.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Se
parlassero fra loro in polacco almeno, potrei starmene ad occhi chiusi a farmi coccolare
dai suoni di una lingua che non conosco, e illudermi che le cose dette siano più
interessanti.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Invece
devo restare concentrato perché sono così insopportabilmente educati e parlano
inglese solo per me, mi perdo, poi recupero il filo del discorso, ogni tanto intervengo
fingendomi partecipe ad una conversazione di cui non mi interessa nulla.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ora
parlano di lavoro, di studio, poi parlano di vini economici, di strani intrugli
fatti con alcool puro e alcool denaturato, di cocktail da studenti che ti
ubriacano con pochi soldi e senza accorgertene visto che essere troppo
consapevoli per loro è comunque un difetto.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In
ogni parte del mondo, Polonia, Francia, Svizzera, Norvegia, è lo stesso, questi
studenti ed ex studenti finiscono per parlare di cinema, di prodotti audiovisivi,
si mostrano a vicenda video buffi su You Tube, sono ossessionati dal
divertimento e dallo svago, hanno bisogno di bere molto per scopare con meno
inibizioni.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Fingono
di non avere sensi di colpa, di essere emendati dal concetto di peccato, hanno
vergogna delle paure materne.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Coltivano
sempre dei sogni per pensare di fregare gli altri quando arriverà il momento in
cui la vita li reclamerà a riprodursi: aprire un ristorante, essere
completamente devoti a un principio, sia esso il veganesimo o la difesa delle
piste ciclabili.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Lo
so, sono bravissimi ragazzi, aperti nei confronti del mondo, superficialmente curiosi, mi
chiedono del mio paese, di piccole usanze, di stili di vita e difetti governativi,
poi di colpo provano ad annullare tute le distanze come fanno le città con i loro centri storici sempre più
identici, tutti ugualmente patrimoni dell’Unesco.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono
simpatici, il tizio ora ha smesso definitivamente di mettermi alla prova,
sorride anche alle mie battute, cerca di essermi davvero amico, a suo modo, in
modo transitorio, poco coinvolto, per queste due ore che siamo costretti a
passare assieme.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">So
che non mi ha fatto nulla di male, che è mediamente buono, che è dalla parte
giusta delle cose, però non posso fare a meno di detestarlo.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Più
sono simpatici e più li detesto, preferirei che se ne stessero in silenzio a
fissare il pavimento o le pareti.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Vorrei
che mi stupissero.</span></span><o:p></o:p></span></div>
<!--EndFragment-->
</div>il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-14547810809958960342012-04-26T19:16:00.001+02:002012-05-01T00:56:21.115+02:00Contro Auschwitz<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">G</span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">li
americani vanno al campo di concentramento come ad una scampagnata, due coppie
una dietro l’altra in viaggio di nozze per la vecchia Europa come in un film di
Woody Allen.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Una
delle due donne dice qualcosa prima di partire al suo maritino perfettamente
rasato, ha una voce brutta, come quasi tutte le statunitensi.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ho
sempre odiato il loro tono di voce stridulo, da cornacchia, con cui manifestano
quasi urlando il loro stupore, sempre recitato, da attori di provincia.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ha
smalto rosso sulle unghie e un orrendo anello vistoso sull’anulare, mi sembra
poco appropriato per dove stiamo andando.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Qualsiasi
cosa ad Auschwitz non è appropriata, non è appropriata la mia maglietta con stampato
un Einstein dj davanti a due piatti con dei vinili sopra, non è appropriato avere
con sé una macchina fotografica.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Forse
per questo il piccolo rumore degli americani che visionano le loro foto e
liberano spazio sulle schede di memoria mi sembra un caricamento di fucili in
un plotone di esecuzione.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sul
pullman c’è un sottofondo di musica pop internazionale, passa un vecchio brano
di Celine Dion, l’americana inizia
a canticchiarla a bassa voce, conosce tutte le parole. E’ una canzone di amore
che finisce bene, una di quelle in cui i cantanti dichiarano il loro amore
eterno a consorti di cui già sanno che inevitabilmente divorzieranno, non mi
sembra affatto appropriata.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ho
in testa per tutto il tragitto una terribile canzone che aveva scritto Guccini
su Auschwitz, me la fecero perfino imparare a memoria alle scuole medie, era scritta
come se a cantarla in prima persona fosse un bambino morto che raccontava la
sua vicenda, il suo arrivo nel campo ricoperto di neve, il ritornello diceva che
era nel vento perché era stato bruciato nel forno crematorio.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non
ho mai capito chi scrive di cose che non sa: il cantante che racconta di guerre
mai vissute, il giovane scrittore che pubblica un romanzo che ha come protagonista
un partigiano nel ‘43, quella che si inventa di sana pianta nomi verosimili per
una trama ambientata nell’Afghanistan contemporaneo.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Per
questo non ho alcuna intenzione di capire cosa ha provato un bambino finito ad
Auschwitz, quando ho visto delle foto in bianco e nero con questi sguardi
smarriti di bambini che si tengono per mano e che sanno perfettamente cosa sta
accadendo, ho potuto solo starmene in silenzio, ho dovuto solo starmene in
silenzio.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Per tutta la strada verso Auschwitz scorrono dal finestrino dolci pendii coltivati,
qua e là appaiono e scompaiono i binari della ferrovia.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">All’ingresso
della città c’è una grande stazione con molti scambi e vagoni.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non
posso evitare di pensare che la stazione sia sempre ben attrezzata proprio come al tempo in cui fu installato il campo, da questo momento in poi
ogni cosa sembra diversa.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Tutti
gli edifici che mi sembrano costruiti negli anni ’30 ora mi fanno paura.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Caserme
con mattoni di arenaria rossa, palazzetti dall’aria elegante, costruzioni che di
solito esteticamente ammiro ora mi fanno venire i brividi.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mi
difendo cercando con lo sguardo capannoni in cemento armato o abitazioni mono
familiari con finestre troppo strette, edifici tirati su dopo la guerra, più
sono recenti e più mi calmano.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Nel
parcheggio prima dell’entrata ci sono alcuni gruppi di scolaresche e molti militari
di leva israeliani in divisa, sergenti dal corpo enorme e con occhiali da sole
perennemente sugli occhi, il loro atteggiamento cattivo mi sembra l’unico
giustificato.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In
lontananza si avvicinano gruppi di israeliani anziani, ma facendo due conti
non tanto da poter aver vissuto l’Olocausto, hanno in mano bandiere del loro
stato, camminano parlottando fra loro.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E
poi un sacco di americani, scendono da pullman con sopra scritte le città da
dove arrivano.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono
vestiti come americani in gita, male, con larghi pantaloni color cachi, le
donne con cappelloni di paglia per proteggersi dal sole eventuale.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Hanno
dei cartellini appuntati al petto, leggo i loro cognomi ebraici e mi aspetto da
loro una sofferenza che non troverò.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono
tanti Spielberg in libera uscita, per loro l’Olocausto è un film distante che
parla di lontani parenti di cui qualcuno conserva in un cassetto delle foto e
delle lettere spedite poco prima della fine.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Scrutano
con un certo stupore e molta diffidenza gli israeliani e la loro faccia
incarognita, sono troppo democratici.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ci
sono alcuni israeliani paralitici in carrozzella, vittime della questione
mediorientale, scrutano l’orizzonte cercando nella sofferenza altrui un buon
motivo per il loro vano sacrifico.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">All’ingresso
mi costringono a prendere una guida che non voglio, mi faccio anche consegnare
anche un audioguida che non ascolterò e vado da solo in giro.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Prima
però ci mostrano un documentario su Auschwitz realizzato negli anni Sessanta,
si capisce dal tono della voce fuori campo ed anche dal modo in cui sono
mostrati con benevolenza eccessiva i liberatori sovietici.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Soldati
che sorreggono i sopravvissuti, medici che fanno di tutto per salvare le loro
vite ponendoli ad accurati esami.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La
guida in inglese che è stata assegnata a me ed altre cento persone non è polacca,
ha l’accento americano, penso a come deve essere stato diverso Il campo prima
del 1989 con solo polacchi e russi, senza nessun giovane statunitense venuto a
lavorare come stagionale di lusso.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il
tizio ha la tendenza a colorare gli eventi, ad alta voce e con pausa
volutamente teatrale dice </span></span></span><i><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">immaginate cosa doveva provare un bambino che
entrava qui</span></span></span></i><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">, non riesco a immaginare
nulla, nemmeno voglio e sono pressoché certo che neanche lui può riuscirci.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Lo
guardo negli occhi, sta mentendo.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La
cosa che più mi stupisce è il forno crematorio, non ha nulla di tecnologico, come mi aspettavo per colpa di tutti i
film dove i nazisti sembrano scienziati crudeli e rispettabili, perfetti
esecutori di sentenze con provette di veleno e sostanze chimiche dosate.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sembra
un macello per animali e penso che un giusto film dovrebbe mostrare i soldati
nazisti per quello che erano, massacratori senza alcuna intelligenza misteriosa.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Una
coppia posa per una foto davanti al filo spinato di una recinzione, sono
sorridenti, contenti del loro viaggio nella vecchia Europa dei loro nonni e
bisnonni, li sento parlare, sono argentini.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Solo
dei sudamericani possono avere una tale mancanza di tatto ma li comprendo, gli
manca completamente il senso della storia, non hanno vissuto la guerra, i loro
antenati sono scappati prima o dopo, sono contenti di essere sopravvissuti e
vivi.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non
è appropriato avere fame ad Auschwitz ma a una certa ora il mio stomaco non
resiste e così entro dentro la mensa self service di fianco all’ingresso.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">È
un bel posto, se può esistere un bel posto in un luogo del genere, ha la
sobrietà estrema di una caffetteria a buon mercato, hai l’illusione che nessuno
ci stia guadagnando più del dovuto.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le
signore che ti servono parlano poche parole di inglese giusto per comunicarti i
nomi delle pietanze, hanno cuffie bianche in testa, sono cinquantenni bionde
dalla faccia paffuta, servono cotolette di maiale, come contorno barbabietole o
purè di patate.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mi
piacciono queste donne dell’est che non sono al passo con i tempi.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mangio
con colpevole gusto.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il
piatto glielo porti tu sull’uscio della cucina quando hai finito.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Una
ragazza giovane che lavora come lavapiatti fa due passi e ti prende il vassoio sorridendo muta.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Grazie
a loro non mi sento in colpa.</span></span><o:p></o:p></span></div>
</div>il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-45659290059746286122012-04-25T13:39:00.000+02:002012-04-25T13:39:44.958+02:00Contro i bombardamenti<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<!--StartFragment-->
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Stiamo uscendo dal
mercato.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Un signore con i baffi e
i capelli ugualmente bianchi si rivolge a Karolina in polacco.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Chiede se sappia dirgli
cosa c’è scritto sul paio di jeans che intende comprare.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E’ una parola che gli
suona inglese e lei probabilmente conosce l’inglese in quanto giovane.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E’ interessato alle
scritte che ci si porta addosso, non come quei giovani idioti che si mettono qualsiasi
marchio sul petto senza rendersi conto di diventare macchiette viventi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Karolina gli dice con un
sorriso che è inutile preoccuparsi troppo della nazionalità della scritta visto
che è tutto prodotto in Cina, il signore risponde che non è d’accordo e cortesemente
le fa notare che non tutto sarà cinese per sempre, anzi che le cose stanno già cambiando.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Stanotte hanno fatto un accordo, non ha sentito
signorina?</span></span></i><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">, continua</span></span><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">, russi e americani sa, hanno fatto un
accordo e da domani le cose cambieranno.<o:p></o:p></span></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non so niente</span></span></i><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> dice Karolina, </span></span><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">non vedo la televisione,
non leggo i giornali.<o:p></o:p></span></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Fa male signorina, fa molto male,</span></span></i><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> dice il signore.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Stiamo camminando per
strade larghe e assolate e non sappiamo nulla dell’accordo fra russi e americani.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mi piace pensare che
domattina ci sveglieremo e qualcuno ci comunicherà la notizia in un modo
qualsiasi, magari gridandolo al megafono,
sarebbe semplice se ci fossero accordi chiari a delineare un prima ed un
dopo ed invece i giornali sono solo approssimazioni continue che non portano da
nessuna parte.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Varsavia è bella,
non è vero che l’architettura
sovietica sia brutta, i palazzi non sono nemmeno palazzoni, sono più larghi che
alti, non sono tutti grigi come mi dicevano quando ero bambino e guardavo le
previsioni del tempo per le capitali della città dell’Est. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Negli anni ‘60 e ‘70 Varsavia
poi era piena di neon , Varsavia era la città dei neon, ce n’erano di tutti i tipi:
viola, rossi, lampeggianti, sono stati smantellati impietosamente dopo il 1989,
qualcuno ha pensato che fossero eccessivi, l’hanno sostituiti con insegne neutre
dall’aria falsamente contemporanea.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Varsavia è diversa perché
è ferita molto più di ogni altro posto che abbia mai visto.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Durante la Seconda Guerra
Mondiale sono morti milioni di persone e sono stati distrutti l’85 per cento
dei palazzi, è stata la città più
distrutta.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sui nostri quartieri sono
cadute pochissime bombe in confronto e la memoria scorre senza tracce visibili
se non nei monologhi civili e progressisti di certi attori.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">I discendenti dei
sopravvissuti mangiano e bevono a San Lorenzo a Roma o sui Navigli a Milano,
posti buoni per pizzerie, bisteccherie e localini che cambiano ogni dieci anni
arredo e proprietario.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Hanno subito tante
stratificazioni che il ricordo della guerra è pura immaginazione o delirio, il bar all’angolo con il
bancone di metallo negli anni ‘90 era un pub di legno ed irlandese, negli anni
’80 paninoteca con quadri colorati alle pareti, e prima ancora bar con specchi
opachi o trattoria speranzosa ai tempi della ricostruzione.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Varsavia è stata rasa al
suolo durante la guerra perchè la città si era doppiamente ribellata ai
nazisti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Prima si erano ribellati
gli ebrei trucidati nel ghetto e dopo l’intera città per dimostrare che poteva
liberarsi da sola senza il bisogno delle truppe sovietiche.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">È stata davvero rasa al
suolo, non metaforicamente come dicono i giornalisti quando vogliono ottenere
maggiore attenzione per i loro titoli.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Distrutta palazzo dopo
palazzo, i ponti sul fiume fatti esplodere, ammazzati donne, bambini, uno dopo
l’altro, uno in fila all’altro.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Da noi hanno ricostruito,
qui hanno costruito da zero, la differenza è abissale.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Da quando ho cominciato a
interessarmi alle case, non riesco a fotografare che quelle: edifici, finestre,
cortili, è così difficile fotografare gli uomini, anche le facce interessanti, soprattutto
quelle, sono troppo timido e non ho un teleobiettivo abbastanza spinto per
rubare le loro espressioni.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Karolina mi consiglia
anche ascensori e scale, mi porta a vedere i suoi posti preferiti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Uno è un cortile dove al
centro hanno messo un razzo, grigio e rosso, senza alcuna magnificenza, di latta,
corroso dal tempo, sembra nato già senza ambizioni, magari negli anni Settanta,
quando i sovietici avevano perso la loro sfida spaziale contro gli americani e
la fiducia nel futuro era diventata una necessità burocratica. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Varsavia è in fiamme</span></span></i><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> inizia così il filmato girato dagli stessi
insorti in quelle poche settimane in cui sembrava possibile sconfiggere le truppe
tedesche, lo proiettavano in un cinema del centro che era rimasto miracolosamente
ancora in piedi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Immagino una folla piena,
posti a sedere tutti occupati, gente in fondo che si sporge dalle spalle altrui
per vedere, tutti sanno benissimo che le cose si stanno mettendo male e si
piazzano comunque davanti allo schermo, fissano la loro vita distrutta in
bianco e nero, vanno imperterriti ad assistere alla proiezione, non come fate
voi con le vostre storie finte il sabato sera.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Palazzi in fiamme,
tentativi di spegnere incendi che non vanno a buon fine per colpa della carenza
d’acqua, cavalli uccisi e macellati per poter sfamare la gente.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Gli ultimi tre cavalli</span></span></i><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">, dice il filmato, cavalli in salute che ancora
galoppavano.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Guardo il filmato in un
museo colmo di fotografie con didascalie molto informative, troppo, l’accumulo
di dati e vicende mi confonde, quelle riprese di guerra sono il vero appiglio
con la realtà, con i cortili che mi porta a vedere Karolina.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">A un certo punto mostrano
dei nazisti fatti prigionieri, la voce fuori campo dice che a differenza della
brutalità delle SS loro trattano bene i prigionieri, e si vede un barbiere che
taglia i capelli ad un soldato in divisa nera.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">I barbieri servono sempre,
anche in mezzo a una catastrofe, la presentabilità delle facce diventa elemento
di dignità imprenscindibile.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Karolina mi dice che dal
suo appartamento all’ultimo piano, da una finestra vede Parigi, dall’altra New
York.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ne ha di immaginazione,
le dico, e di quella buona.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Dalla finestra del
cortile ci sono palazzi bassi e alberi, da quella della camera da letto grattacieli
di vetro ordinari, sopra insegne di quelle che da noi sono quasi sparite, tipo
quella della Coca Cola in cui si accende prima la c, poi la o, e così via,
oppure un enorme omino Michelin sorridente.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ha vissuto in Africa,
Perù, Brasile, ha fatto la burattinaia, ha suonato la fisarmonica, ha finto di saper
ballare la capoeira in una cittadina vicino New York riscuotendo successo
insperato da parte degli americani che sanno solo e sempre dire <i>great</i> quando non
capiscono cosa sta succedendo attorno a loro.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non ha alcun difetto di
chi viaggia molto, e si ritiene per questo migliore dell’altro.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">È tornata a Varsavia ed è
felice per il ritorno, mi parla del suo anno in Brasile senza il facile
entusiasmo degli adoratori del Sudamerica a tutti i costi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">È stata in una regione dove
tutti le parlavano sempre di soldi e mangiavano ogni giorno grandi grigliate di
carne, stupidamente fieri di potersela permettere.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Varsavia è bella perché
cambia di continuo, mi dice, perché ci sono dei vuoti e delle incoerenze dovute
al passaggio dell’uomo che qui è ancora visibile nel bene e nel male.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Palazzi con le finestre
divelte rimasti così da quando qualcuno li ha sventrati, strutture pericolanti
dove persone sono andate a vivere trasformando eventualità di crollo in case
dove potersi amare.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In un palazzo vicino alla
stazione hanno appeso enormi foto alle finestre, gente che ci ha vissuto ed è stata uccisa in ogni possibile modo, al primo piano uomo con barba e sguardo severo, al terzo donna con
cappello in testa e occhi scuri, al quinto un ragazzino dall’aria furbetta.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le finestre sono orbite
vuote, nel palazzo dall’altra parte della strada ci sono grossi lavori di
ristrutturazione, fino a poco tempo fa, mi dice Karolina, c’erano le stesse orbite
vuote, e identiche enormi foto alle pareti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Qualche società l‘ha comprato
e ci sta ricavando degli appartamenti dove qualcuno ci andrà a vivere e dovrà
sapere il meno possibile, i fantasmi abbassano il prezzo al metro quadro.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Stiamo camminando sui
morti, è vero ovunque ma qui è diverso.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Al museo ho letto una
cosa che mi risuona in testa.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Quando ci furono i primi
morti durante la rivolta del 1944 si celebravano funerali quasi maestosi per commemorare
l’eroismo dei caduti, dopo non c’era più tempo per i rituali e i funerali
divennero sempre più rapidi, le preghiere si accorciavano fino a quando non
c’era nemmeno più tempo per seppellire adeguatamente i morti, non c’era nemmeno
più tempo per un amen.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono arrivato a Varsavia da
Cracovia che è perfetta e medievale, sembra identica a se stessa da sempre, la
città giusta per farci nascere un Papa.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">A Varsavia tutto può
cambiare, mi dice Karolina, questo le piace, essere nel posto dove è nata ed assistere
ai cambiamenti, anche a quelli piccoli che la fanno sentire viva.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E particolarmente esperta
in luoghi piccoli, mi porta a vedere un posto surreale dove puoi osservare
vecchie foto da uno spioncino, l' effetto è perfettamente tridimensionale d, si chiama
fotoplastico, l’hanno inventato a metà dell’800, o assistere al concerto meno
affollato del mondo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">I musicisti si siedono dentro
l’apparecchio circolare e suonano mentre tu guardi vecchie foto, il pubblico
massimo è quello degli spioncini disponibili.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mi indica l’edicola più
piccola di Varsavia e mi porta a visitare il cortile più stretto, quello di un
edificio comunale dove alla guardiola c’e un poliziotto annoiato che deve
vigilare su tassi alcolici e e
liti dei condomini.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Tornati a casa, ci siamo
dimenticati dell’accordo russo-americano di cui ci ha parlato il signore al
mercato, non controlliamo nemmeno se sia una completa fantasticheria o se sia
un delirio basato su un evento trascurabile, tipo quei summit che si
tengono ogni tanto fra due paesi, in cui ci si promette sempre genericamente un
rafforzamento delle relazioni commerciali e ci si dichiara amicizia incondizionata. </span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il signore l’accordo
probabilmente lo ha sognato, eppure oggi la sua ipotetica attualità è l’unica
che potrebbe davvero interessarmi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<!--EndFragment-->
</div>il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-50662961258417352382012-04-04T01:32:00.001+02:002012-04-04T01:32:36.482+02:00Contro lo specchio<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><br />
<div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ognuno si immagina come può quando ha dodici anni e si guarda allo specchio, io ad esempio pensavo di essere una specie di eroe, così mi vedevo, non c’è nulla di strano, deve essere una fantasia molto infantile.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ci si guarda fissi allo specchio, non si vede il volto un po’ troppo roseo e inoffensivo, con una sorte di mollezza nel mento che non promette nulla di buono, non si giudicano le proprie debolezze e timidezze, noi siamo degli eroi e nessuno lo sa.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Un eroe virile e capace di salvare qualcuno con un intervento tempestivo, non avevo alcun modello da imitare, ma ritenevo che al fondo di me ci fosse quell’eroe e che avrei dovuto dargli solo il tempo di manifestarsi.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La cosa continuò fino ai sedici anni, poi si interruppe più o meno di colpo.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Lo specchio a quel punto serve per capire come appari agli altri e non più a te stesso, ci si sistema i capelli, si combatte la barba che spunta come erba fastidiosa.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Da allora sarà sempre così fin quando non si darà altro che un’occhiata distratta allo specchio e si sognerà il giorno in cui non avremo la nostra immagine riflessa.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Cercare la propria immagine attraverso lo sguardo altrui invece è un vizio difficile da estirpare, è la cosa peggiore che si può cercare nell’amore, errore che ripetiamo di continuo.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Finisce sempre che non ci piace quello che osserviamo, e allora quell’amore diventa la nostra maledizione perché nessuno può accettare se stesso, perché tutti dovrebbero sbarazzarsene una volta per tutte.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Da ragazzo dopo la fase del supereroe mi figuravo come uno che avrebbe condotto una vita da bohémien, non so perché avessi queste assurde premonizioni, non c’era alcun segno ed infatti non lo sono mai diventato.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mi sono visto per un periodo come un malinconico, compravo maglioni scuri e alti fino al collo, parlavo di scrittori e pittori con l’entusiasmo provinciale e idiota verso la cultura e l’arte tipico dello studente.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Una ragazza una volta mi disse che sembravo un cartone animato, le piacevo perché ero buffo, avrei dovuto immediatamente capire che non c’era alcuna speranza di esibirmi come intellettuale esistenzialista o presunto tale.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non ho il volto affilato e magro dell’attore di teatro o del cantante che ama Gainsbourg, forse nemmeno avevo l’interesse a diventarlo, in realtà una parte oscura e istintiva di me captava l’imbroglio del ruolo, il trucco.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Comico, questo è il mio marchio di fabbrica, gran naso che occupa la faccia, voce con timbro basso e accento campano poco identificabile che mi porto appresso incurante degli anni passati a Roma e Milano, mimica espressiva tipica della mia terra, con le mani a gesticolare senza controllo e il volto pronto ad assecondare ogni minima sensazione.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><br />
</div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ho un senso dell’umorismo da improvvisatore, le mie ragazze le ho conquistate quasi sempre ridendo e mostrando sempre il lato di me che non condividevo, che avrei voluto eliminare.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Continuavo a illudermi di essere altro, di poterlo diventare quando ne avessi avuto l’occasione; ora vi faccio ridere, pensavo, ma dentro di me ho infiniti tesori da condividere.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Un giorno resterò a letto dopo l’amore e mi mostrerò intollerabilmente vinto e non sarò dolce nemmeno un po’ e vi ferirò ma senza nessuna malizia, per mia natura.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E nel ferimento vi rivelerò un sacco di segreti sull’esistenza e voi vi rivelerete a me, ma non con le parole, con i vostri dettagli che dicono molto più delle vostre parole.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Stupide illusioni dell’ego, solo quando scrivo posso dichiararmi guarito ma ne sono schiavo, ne sono succubi tutti, compresi i falsi maestri e i filosofi, non ho ancora conosciuto qualcuno che non fosse imprigionato da se stesso.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ho riservato sempre in privato alle ragazze la mia malinconia e nemmeno fino in fondo, l’ho sempre centellinata, ho sempre cercato di illuderle e di illudermi che fosse malinconia di basso rango, noia ordinaria degli esseri umani.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mi davo dei piani e dei programmi per poterla risolvere, ed a volte ci sono riuscito per periodi lunghi, ma poi ricadevo nell’inutilità di ogni azione.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Tutto ciò che è bello in fondo è inutile e vano ma il mondo fa tutto per non accettarlo, punta all’utile e al funzionale, riempie la sua agenda di appuntamenti che non lo portano un passo più in là.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Si informa sui giornali dei prossimi passi, di cosa accadrà nell’imminente futuro, sbircia dalle cronache.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ora di tutto quest’inutile ho la chiara coscienza, devo solo fare in modo che consumi ogni residuo di eccessiva volontà.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Abbandonarsi con la coscienza al minimo, attenta ai particolari, non scrivere più cose simili perché se le scrivi significa che hai dedicato troppo tempo al pensiero.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Nel frattempo accetto il comico, salgo sul palco, provo a far ridere, capisco cosa significa indossare i panni e poi smetterli.</span></span><o:p></o:p></span></div></div></div>il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-83387260183016320912012-03-30T02:00:00.001+02:002012-03-30T02:04:48.495+02:00Contro il caso (e il Lambrusco)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono rimasto a terra, colpa della spia che non funziona più, non mi accorgo di quando arriva in riserva.</span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Passo e ripasso dal benzinaio per riempire una bottiglia di plastica di un litro e mezzo, faccio tre volte andata e ritorno, ho le mani che sanno di benzina, è uno dei miei odori preferiti da quando ero bambino.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Nel tragitto breve fra la pompa di benzina e la mia auto ferma in seconda fila c’è una chiesa, davanti alla chiesa un’auto, dentro una bara, è morto un uomo molto anziano, lo deduco dalla poca commozione dei presenti che aspettano la celebrazione del funerale con sorrisi lievi e strette di mano, non ha sofferto o ha finito di soffrire.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">A Roma solo nei quartieri periferici la morte esiste ancora in modo pubblico, esibita da manifesti scritti con caratteri obsoleti nell’epoca del programmi di grafica per Mac.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Al Quadraro è morto un barista che deve essere stato celebre, generoso e piuttosto giovane, le saracinesche sono ricoperte da foglietti stampati a casa dalla famiglia che sentitamente ringrazia tutti per la partecipazione alle esequie e la vicinanza.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Nel mio quartiere annunci di morte non ci sono, non passano carri funebri, eppure è un quartiere anziano di una città anziana di una nazione vecchia, non sembra mica così dal modo in cui è gestito il trapasso.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Forse per questo, anche se non c’è alcuna drammaticità nella scena, l’evento mi scuote, abbastanza per decidere quasi di colpo un cambiamento di piano.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Andrò alla Garbatella a scattare foto, dovevo scrivere ma non ho voglia.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Scattare foto mi sta salvando la vita più di quanto pensiate, tutte le occupazioni salvano la vita più di quanto pensiate.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In auto ascolto una radio che parla di calcio, mi piace sentire un giornalista che distrugge la Roma fingendo di esserne amico, mi diverte; penso spesso alle vite di questi giornalisti sportivi, alle loro discussioni oziose, alle loro diarie da trasferta, ai loro pranzi al ristorante parlando di cose mangiate in altre città, di donne, di vizi e virtù di calciatori e allenatori di cui si vantano di essere amici, la loro settorialità me Ii rende più simpatici dei giornalisti che si occupano di politica e li trattano con insopportabile sussiego.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L’importante è che siano cialtroni abbastanza, che la sparino grossa; se vogliono mostrarsi competenti e assennati, razionali e logici, diventano noiosi, spacciatori di citazioni artistiche e storiche buone per compilatori di cruciverba o buoni giocatori di Trivial Pursuit.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Cialtroni come Maurizio Mosca, quel giornalista che prevedeva il risultato delle partite facendo oscillare un pendolino di plastica, a volte indossando un turbante.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Quando ero un ragazzino di dodici anni vedevo assieme a mio padre L’Appello del Martedì, Maurizio Mosca conduceva vestito da giudice, con la toga e un martelletto, era la risposta al Processo del Lunedì di Biscardi, di cui Mosca era stato per anni opinionista fisso.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Vedevo anche il Processo ma oramai lì le liti erano istituzionalizzate, Biscardi accendeva gli animi e poi subito li spegneva mostrando deferenza verso il potere, sia esso politico, economico, calcistico.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">All’epoca il capo della Figc, federazione italiana gioco calcio , era Matarrese Antonio, fratello del presidente del Bari, democristiano, basso, vestito spesso con giacche a quadrettini molto ministeriali, era una specie di Al Bano sia per la fisionomia del viso che per l’atteggiamento dell’arrogante che vanamente finge umiltà cristiana.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L’Appello del Martedì invece era un processo esploso e diventato surreale, alla sinistra di Mosca c’era Helenio Herrera, allenatore della grande Inter, il mago totalmente rincoglionito veniva preso in giro ripetutamente e non dava alcun cenno di accorgersene, alla destra Mughini, all’epoca non sapevo avesse un passato da direttore di Lotta Continua <o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Era juventino come me, usava parole desuete che facevano ridere gli spettatori con teste enormi da subnormale.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono nei pressi della stazione e penso cose del genere mentre lei attraversa le strisce pedonali, guardando avanti a sé con lo sugardo perso della miope, devo bussare il clacson e chiamarla a voce alta perché si accorga di me.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Incrocia le braccia, il suo <i>come va</i> è un disperato lamento alla casualità che ci ha fatto scontrare senza che lei volesse, sotto il braccio destro stringe una bottiglia di vino scadente, il lambrusco frizzantino che misteriosamente amano tutti gli stranieri e che ho sempre trovato stucchevole e sciatto fin dai caratteri usati per le etichette, questi rossi accesi sempre in corsivo, così dannatamente inizio Novecento, così verdiani.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non c’è dramma né melodramma, mi sforzo di provare più di quanto davvero senta, fa presto a morire l’amore e la cosa mi dà molto fastidio, l’ossessione quella di solito resta a lungo, me la porto appresso con una specie di voluttà e la ricaccio fuori nei momenti più impensati.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sale in auto, le dò un passaggio, così parliamo,<i> è da tempo che non ci vediamo </i>aggiungo rassicurante non c’è nulla di cui voglia parlare, nessuna novità.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Dovrei mettermi a fare discorsi strampalati come capitava in certe puntate dell’Appello dove era difficile trovare argomenti, dovrei trovare pretesti, iniziare a parlare del Lambrusco e distruggerlo da critico omaggiando così tutti i polemisti di professione che guardavo da adolescente, invece finisco a farle domande che non esigono risposta perché non sopporto il silenzio.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le voglio bene, anche se l’amore si trasforma sempre in maledetta tenerezza e quella è roba da smidollati, ti fa sentir in colpa perché invece della rabbia ti lascia gli occhi lucidi senza rancore, provo a sfiorarle una guancia con la mano, la ritraggo un attimo prima che diventi eccessivamente sentimentale.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Cerca di incrociare le braccia più che può ma c’è un limite anche alle articolazioni e alla fine inevitabilmente si deve un po’ sciogliere, mi bacia sule guance e sorride, forse perché la sta scampando, mi concede una battuta quando è fuori, al sicuro, con la portiera in mano che si accinge a chiudere.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Riparto senza rimuginare su quello che ci siamo o non ci siamo detti, dalla strada vedo una bandiera colombiana, sulla vetrina in caratteri elementari ma onesti, a differenza della finta schiettezza esibita dal Lambrusco edulcorato, sta scritto batidas ed exprimidas, mi ricordano le spremute di frutti tropicali misti che si bevevano in Venezuela, le fa un italiano che si è sposato una colombiana, in sottofondo radio Mambo.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mi viene improvvisa una voglia di Sudamerica banale, mi sento in colpa come se fossi anche io vittima di programmi come Alle falde del Kilimangiaro, la primavera provoca strane allergie e desideri infantili di fuggire.<o:p></o:p></span></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">A casa stasera inizierò a vedere tutti i voli disponibili per tutte le città disponibili, confronterò prezzi, date, stilerò itinerari come un professionista del viaggio, in modo poco casuale, poco avventuroso, poi mi pentirò della mia pignoleria e manderò tutto all’aria maledicendo ragazze a caso.</span></span><o:p></o:p></span></div></div>il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-76632783479476734742012-03-22T17:32:00.001+01:002012-03-22T17:32:59.365+01:00Contro i punti panoramici<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">La gente ha scritto sopra le serrande chiuse no al degrado, la crisi economica ha chiuso i negozi e ha salvato il quartiere.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Qui non hanno aperto ancora enoteche né i bar dove mi rifugio a scrivere in certi pomeriggi insulsi, qui le auto non passano perché non c’è motivo alcuno per passare.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Siamo in un paesino lungo trecento metri, da una parte e dall’altra fervono periferie operose piene di immigrati.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Le case sono dipinte di giallo e hanno persone verde acceso o pallido, non superano mai i tre piani, alcune volte le persiane sono mezzo sfondate ma non provo alcuna tristezza nel constatarlo.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Da quando mi sono messo a scattare foto da amatore, osservo le cose con più interesse, mi torna la voglia di guardare terrazze, dettagli di edifici architettonici, volti di persone.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Mai visto tante magnolie in fiore, certe vie sembrano post belliche. <o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Alcune strade costeggiano la ferrovia, nascondono storie più interessanti, vedo un paio di palazzone dove capistazione vivevano cullati dal rumore rassicurante dei vecchi treni.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><br />
</div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">La Casilina era una strada che vedevo dall’Intercity quando ero all’università e tornavo a Roma certi lunedì.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ogni volta il semaforo fermava il treno davanti a un negozio di parrucche dai colori tristemente sgargianti, mi sembrava un posto derelitto perché ero giovane e stupido, ora finalmente sono passato dall’altra parte del finestrino, c’è voluto troppo tempo.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Questi posti mescolano livelli diversi di verità e di tempo.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ci sono resti antichi e negozi che vendono statue posticce che sarebbero state perfette per la veranda di mia nonna, qualcuno ha provato a fare una specie di giardino pubblico.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Bene comune, si dice così, va di moda l’espressione, ci hanno piazzato una panchina, due tavoli, addirittura una griglia per barbecue enorme, un cartello dice che l’esperimento è fallito causa inciviltà di pochi, l’idea era bellissima ma non ha firma.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Un giardino che si affaccia sui binari e sui palazzi anni sessanta, alle spalle l’acquedotto romano che arriva dentro la città quasi dimenticato.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Preferisco questo posto al</span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"> Pincio, al Gianicolo, al Quirinale, al </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">facile panorama delle terrazze troppo consumate dagli sguardi di tutti gli amanti.</span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Roma ha troppe cose, se le lascia per strada, sono venuto qui per raccoglierle.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Così faccio con il mio passato, mi metto a contemplarlo, poi quando devo fare un gesto rischio di sembrare ridicolo, sono esitante se faccio una carezza, non riesco a dire quello che mi passa per la testa e allora pronuncio frasi sbagliate.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Un paio di baci strani sulla guancia, un ciao accennato male, il tentativo di non concludere mai del tutto, di finire con dei puntini di sospensione.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Non sono bravo a dire addio.</span></span><o:p></o:p></span></div></div></div>il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-58501874505939727372012-03-19T18:31:00.003+01:002012-03-21T00:13:54.553+01:00Contro il centro<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="tab-stops: 352.5pt;"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">V</span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">ado in periferia dopo aver letto un articolo di Lodoli, un giornalista professore d’italiano. <o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Quelli sono i peggiori, scoppiano di retorica e credono di conoscere la gente perché hanno insegnato qualche anno in un liceo ed hanno avuto ragazzi dalle storie mediamente complicate.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Gli articoli e i libri di uno come Lodoli non sono mai storie, non raccontano mai nulla, lo scrittore se ne sta seduto da qualche parte in un soggiorno comodo e fa della sociologia a buon mercato.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Finisce così che non ci vai mai in quei quartieri di periferia, che ti accontenti di leggere i loro resoconti su giornali progressisti oppure di guardare dei servizi alla tv.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Alla tv i posti di confine sono sempre ripresi in un certo modo, la colonna sonora bolero non c’entra nulla con la musica che ascoltano gli adolescenti.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non sono mai stato a Scampia, non sono mai stato a Tor Bella Monaca, certi quartieri li ho visti solo fugacemente passandoci per raccordi e tangenziali, di lato passano palazzoni che descriviamo con aggettivi negativi, capita che ci congratuliamo reciprocamente per la fortuna di non abitarci.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Quando ero a Buenos Aires mi accorsi che certi posti M. non aveva alcuna curiosità di vederli, non era mai stata in una baraccopoli, e si stupiva se le dicevo che avevo voglia di capire come si viveva là, il suo menefreghismo le permetteva di poter impunemente fingere che la sua città fosse mille volte meglio di quanto realmente era.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Una città da guida turistica, capitale del design e della grafica, una città come quelle che ti vendono gli approfondimenti di viaggi dei quotidiani, una metropoli da cui i difetti erano estirpati semplicemente rendendoli invisibili.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><br />
</div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La prima persona che incontro al Quarticciolo è un benzinaio rumeno, è gentile, anche la cassiera lo è, mi regala vari buoni sconto per l’ autolavaggio inaugurato di recente, me ne dà cinque o sei, abbonda.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In questi quartieri l’importanza della pulizia delle auto è molto superiore al centro, come se servisse un contrasto netto fra la limpidezza dei parabrezza e il pessimo stato delle aiuole che costeggiano le strade ad alto scorrimento.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">É primavera anche qui, anzi soprattutto qui.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le facce dei poveri sono più interessanti di quelle dei ricchi, è la loro vendetta perché sono consumate dalla vita, </span></span></span><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">o forse sono interessanti proprio per quello.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Da uno scantinato vedo una donna vicino al fornello del gas, la cucina è l’inizio della casa come nei bassi dei film del dopoguerra, è cucina ma anche tinello e soggiorno, la porta è aperta, esce una una musica sudamericana, salsa.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La salsa e il mambo da noi sono sono appannaggio soprattutto dei quartieri fuori dal raccordo, lì ci sono le salsoteche, i ballerini più capaci: le ragazze più colte che apprezzano la salsa quando vanno in Sudamerica, tornate a Roma preferiscono dedicarsi ad altri balli: corsi di afro, tango, danze che contemplano un contatto fisico di diversa forma.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ritengono che qui gli uomini facciano salsa per abbordare le ragazze, ovviamente è così ma lo stesso accade anche in Sudamerica, ovunque.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ma secondo le ragazze gli uomini latini lo fanno con meno malizia o almeno la loro malizia è giustificata, la loro fame di sesso sembra avere delle motivazioni più accettabili.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Qui un uomo affamato di sesso è visto male, non si perdona niente a nessuno, ecco perché nei quartieri periferici è più facile trovare ragazze dell’est a braccetto di sessantenni che hanno investito la loro liquidazione sulla conquista della gioventù altrui.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><br />
</div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">I tentativi di riqualificare il quartiere sono lodevoli ma non vanno a buon fine, c’è una biblioteca con un bar sulla terrazza, ha i tavolini semplici da quartiere medio, è vista con diffidenza dai ragazzi sui motorini, se ne restano sul marciapiede o fanno incursioni estemporanee per ordinare dei caffè rapidi, non entrano quasi mai nella sala lettura, la guardano dall’esterno con rispetto reverenziale.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Anche io non posso entrare, sono stato sospeso dalle biblioteche comunali per non aver restituito dei libri presi in prestito, in realtà alcuni li ho smarriti, altri semplicemente me li sono tenuti.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Dovrei inginocchiarmi e chiedere perdono o forse basterebbe una scusa sentita e qualche soldo di rimborso, per poter di nuovo avere il diritto al prestito e alla consultazione, ma non so come gestire la fredda burocrazia delle bibliotecarie cinquantenni, precise e pignole ai limiti dell’arroganza.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Che poi queste biblioteche di quartiere a volte chiamano intellettuali come Lodoli a tenere conferenze, gente che ha scritto articoli apocalittici sulle loro allieve con i pantaloni a vita bassa e nessun interesse per la letteratura.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><br />
</div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le ragazze che camminano qui e guardano sfrontate chiunque passi, hanno un trucco eccessivo che non cancella del tutto una certa grazia di cui non sono consapevoli.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non hanno giustamente alcun interesse per la letteratura perché sono immerse nella vita, non mi importa che non leggeranno mai quello che scrivo, non le proverei mai a convincere che stanno sbagliando.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Mi sposto e vado verso Tor Tre Teste, qui la primavera è anche meglio, c’è un grande parco che divide i blocchi abitativi e il vento sembra soffiare più forte.</span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">I palazzi hanno una dignità che i pregiudizi degli abitanti di altri quartieri non gli riconoscono.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono lì per vedere una chiesa contemporanea di un archistar, le chiese contemporanee assomigliano a sale di preghiera evangeliche in formato extra lusso.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono bianche, prive di ogni orpello e dipinto, non hanno quadri ma linee e prospettive fantascientifiche, perciò mi piacciono, non hanno nulla di spirituale, sono gelide.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">C’è un'altra ragazza con me nella chiesa, anche lei scatta foto a ripetizione non sapendo bene cosa immortalare, ci annusiamo a vicenda come individui in viaggio fuori dai nostri soliti rassicuranti confini.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Lei però mastica a ripetizione una gomma, mostra un’aggressività non richiesta, mi suscita un'antipatia istintiva.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Al ritorno passo in auto per appezzamenti di terra miracolosamente scampati alla lottizzazione edilizia, c’è perfino una cascina incongrua in buono stato, di fronte un palazzo di vetro da uffici dalla quale senza ragion apparente sono affacciate donne a stendere panni su esili fili.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Posteggio in una stradina, davanti all’atrio del palazzo da uffici c’è una specie di guardiola controllata da tipi che sospettano della mia macchina fotografica.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Quando sei fuori dai soliti posti adatti alle foto, la gente inizia a farsi idee strane su di te, si immaginano storie.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Incomincio a pensare che si tratti di un’occupazione abusiva, ma uno mi dice che è semplicemente un cambio di destinazione d’uso.<o:p></o:p></span></span></span></div></div><div class="MsoNormal"><div style="text-align: justify;"><span lang="EN-US"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il palazzo costruito per locazione di tante celle lavorative è diventato un palazzo con tante celle abitative, ci sono famiglie di stranieri ai confini con la clandestinità, sono ai margini dei reportage dei giornalisti buoni, sono appena più in là o appena più in qua delle disperazione, nessuno ha mai dedicato loro un programma di approfondimento.</span></span><o:p></o:p></span></div></div></div>il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4034340353108705404.post-80946421290957373642012-03-13T01:37:00.001+01:002012-03-13T12:11:03.083+01:00Contro la Coca Cola<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Vicino alla mia auto c’è una bottiglietta di Pepsi, occhio e croce è anni ’60, massimo ’70. Non si capisce cosa ci faccia intatta sul selciato, dentro è piena di terra e c’è qualche conchiglia perfino, forse è scaturita dal sottosuolo come certe pietre greche antiche che recuperavamo da bambini.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Allora era facile scavando un po’ trovare pezzi di vasi e monete, eravamo a poche centinaia di metri dalla zona archeologica, il terreno era pregno di piccoli tesori, però noi bambini eravamo indifferenti all’antichità e molto più interessati al passato prossimo.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Facevamo collezione di tappi di bottiglia, di acque minerali ora scomparse, di gassose fallite per carenza di controlli sanitari, di bibite di varia natura. Bevevamo solo Cola Cola, la Pepsi era perdente e cercava inutilmente di rilanciarsi saltuariamente spendendo miliardi in testimonial celebri e campagne pubblicitarie sfavillanti.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Sono sull’Appia Antica, tutti i posti attorno a me sembrano fermi agli anni della bottiglietta.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Vivai, trattorie che sono sul punto di chiudere, ci sono pochi stranieri, qualche bici indolente.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Una ragazza bionda di diciott’anni esce da un cancello con una busta in mano, aspetta un postino che non può passare, è una villa da commedia all’italiana, prima ci vivevano attori e attrici di successo, ora l’hanno comprata piccoli industrialotti corruttori, li ho ascoltati parlare in un accento veneto incongruo con i resti romani.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La ragazza è bionda e magra, è bella come deve essere sua mamma.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Un uomo ricco, soprattutto se discretamente piacente, ha molte più possibilità di accapararsi una donna bella, dalla loro unione nascono di solito esseri di alta qualità estetica, e anche se nascono con meno bellezza hanno maggiori risorse per migliorarsi, inoltre le ragazze ricche da bambine fanno più sport, hanno più tempo per allenare il loro corpo.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le figlie dei ricchi hanno molte più possibilità di essere belle che quelle dei poveri, è questa la vera ingiustizia, la vera differenza di classe, ma di queste cose Santoro non parla mica nei servizi sulla crisi in cui ci si lamenta della difficoltà di arrivare a fine mese.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono qui perché volevo vedere la tomba di Cecilia Metella, è imponente e vuota, si paga un biglietto per visitarla ma non c’è alcuna ragione valida per spendere dei soldi, la cassiera è sola all’entrata e con i capelli laccati, una pettinatura da comparsa di Fellini.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La bottiglia è un miracolo, non ha alcun tipo di scheggiatura, è solo impolverata, il marchio è leggermente stinto, nella parte inferiore spicca una scritta, </span></span><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">contiene co2</span></span></b><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">, da questo avvertimento strambo deduco che è è vecchissima.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L’ informazione sull’anidride carbonica è davvero datata, oggi i marchi scrivono cose molto più dettagliate edalla pretesa scientifica, del tipo niente grassi idrogenati, oppure specificano in modo perentorio no coloranti.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Quando ero bambini i coloranti erano un pregio e non un difetto, le aranciate avevano colori bellissimi e artificiali.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La bottiglietta la prendo in mano e poi decido di metterla nel portabagagli della mia auto, non posso lasciarla lì esposta alle intemperie o al rischio di essere scovata da qualche maledetto operatore ecologico con il piacere della distruzione.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ho sempre avuto una passione per le cose vecchie, siano oggetti d’arredamento, auto d’epoca, persone che non sono più nella mia vita.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Passione sempre teorica perché in realtà non ho mai comprato quella 2CV nera e bordeaux di cui favoleggiavo l’acquisto né mi sono mai seriamente informato sui prezzi di una Jaguar anni ’70, come un giorno avevo solennemente promesso.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Allo stesso modo gli oggetti sui mercatini li ammiro e li lascio dove stanno, la mia casa ha il solito mobilio Ikea dei vostri appartamenti.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Avete presente quelle foto private che alcuni vendono nei mercatini, recuperate da solai e cantine, con sopra dediche, sorrisi, amori finiti per consunzione temporale? Quando le guardo ne sono attratto ma poi lascio tutto dov'è. <o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ho paura di resuscitare vecchi fantasmi, di toccare cose che non mi appartengono.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La bottiglia però decido di prenderla, intendo lavarla per bene quando arriverò a casa.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Una ragazza mi consiglia di immergerla in una bacinella con dentro dell’acqua bollente ma temo per la sua incolumità.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Una soluzione che ci sembra di compromesso è metterla nell’acqua fredda e aggiungerci poco a poco con un mestolo dell’acqua calda, nessun detergente, non ce n’è alcun bisogno.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Così maneggio il mio passato, remoto e prossimo, con un tatto eccessivo, con una preoccupazione assillante di aver commesso errori, di commetterli tuttora.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Per evitare che di questa operazione sacra non resti nulla ho deciso che tutto vada ripreso, l’intero procedimento.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Penso alle labbra che hanno bevuto quella bottiglietta, turisti d’altri tempi dalle disponibilità economiche notevoli, frequentatori di feste da dolce vita, ultimi bagliori di un’epoca d’ora che sull’Appia antica è finita da un pezzo.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">La bottiglietta poi finirà su qualche ripiano della mia casa, oppure la porterò dietro raccontando la sua storia, o chiedendo ad ognuno di immaginarla.</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sarò sempre attento a che nessuno si avvicini troppo, ne sarò geloso.<o:p></o:p></span></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Per una volta sembra che la Pepsi abbia proprio vinto.</span></span><o:p></o:p></div></div>il critico della vitahttp://www.blogger.com/profile/02488080699802205200noreply@blogger.com1