martedì 4 ottobre 2011

Contro la domenica pomeriggio


L’universo trasformato in pomeriggio domenicale: è la definizione della noia- e la fine dell’universo.
Lo scrive Cioran, io l’ho sempre pensato ma d’altronde spesso mi capita di leggere parole che avrei voluto scrivere io.
Una volta non era così, c’erano scrittori che mi insegnavano qualcosa di completamente inedito ed opposto da me, ma ora è più difficile imparare dai libri.
È molto più facile farlo direttamente dalla vita.
La pigrizia per Cioran è una miracolosa sopravvivenza del paradiso, io ho sempre combattuto contro la mia pigrizia, non l’ho mai accettata come un dono, ho sempre provato a forzarla, in mille stupidi modi.
Con S. litigavamo la domenica pomeriggio.
Lei era sempre troppo stanca per seguire i miei propositi di gite fuori, di visioni cinematografiche o di impegni vari.
A volte mi rifugiavo nel calcio, è sempre stato un buon palliativo per la noia ma anche il calcio è cambiato, spesso la mia squadra non giocava la domenica pomeriggio e in ogni caso quando non si è più bambini il calcio smette di essere un impegno totalizzante, ne puoi fare tranquillamente a meno, se non lo fai è solo per dimenticarti di qualcosa.
M., invece, mi aveva illuso di essere del tipo attivo, intraprendente, ma era contraddittoria.
Quando arrivai in Argentina capii che aveva bisogno di dormire tanto, 9 ore quasi non le bastavano, mentre la sua praticità era limitata ad ambizioni mal dirette.
Si dava dei compiti e li eseguiva.
Per Cioran gli sfaccendati afferrano molte più cose e molto più in profondità degli affaccendati.
Soffriva il freddo, aveva bisogno di coperte e di chiudersi in casa quando c’erano minacce di pioggia, le avevo raccontato il mio problema con le domeniche pomeriggio in modo scherzoso e avevo fatto in modo che non diventasse una questione di cui discutere.
Mi diceva che non si annoiava mai ma sono certo che mentisse, l’ho sorpresa troppe volte con un’aria assente e disgustata di sé.
Cioran dice che chi non conosce la noia si trova ancora nell’infanzia del mondo, quando le epoche erano di là da venire.
La noia è  l’eco in noi del tempo che si lacera, la rivelazione del vuoto, l’esaurirsi di quel delirio che sostiene - o inventa – la vita..
E dice anche che l’unico modo per sopravvivere alle domeniche pomeriggio è il sesso.
Così può succedere che se ti trovi solo una domenica pomeriggio e non hai altre risorse, finisci a vedere dei filmati pornografici su Internet.
Da quando ognuno può registrarsi i propri amplessi con una camera digitale economica o un telefonino, il porno ha una connotazione completamente diversa.
Il porno professionale era fantasesso.
Dimensioni straordinarie dei peni, donne abituate a tutto, montaggio che permetteva di realizzare accoppiamenti di estrema difficoltà.
In doppiaggio audio gemiti, sospiri e parole che non venivano dette in video, un’intera colonna audio chiaramente esagerata e impensabile nei rapporti sessuali umani.
Il porno era un’esperienza eccessiva, serviva per erezioni completamente diverse da quelle che si raggiungono con il sesso reale.
Erezioni iper reali.
Per questo forse non ho mai visto tanti film, quel tipo di erezioni mi ha sempre interessato poco.
Le immagini amatoriali sono tutta un’altra cosa.
Mi riferisco alle immagini amatoriali vere, quelle sgranate  e grammaticalmente scorrette di individui e coppie da ogni parte del mondo.
Ovviamente bisogna saperle distinguere dalle immagini amatoriali false.
Il mondo del porno professionale non si è arreso ai cambiamenti imposti dalle nuove tecnologie e ha cercato di seguire le nuove tendenze, di imitare il porno amatoriale; sono nati filmati amateur ricreati ad arte, finte casalinghe e camionisti, finte telecamere nascoste piazzate in motel e in case di campagna.
Oppure hanno cercato di utilizzare le naturali ansie esibizionistiche degli esseri umani, ingaggiando direttamente uomini e donne normali e trasformandoli in improvvisati attori dalle carriere anonime e fulminee.
Nelle immagini amatoriali vere ci sono piani sequenza, durate reali e verosimili, posizioni semplici che non richiedono addominali scolpiti o capacità contorsionistiche.
Ci sono soprattutto sguardi e godimenti autentici, i primi piani sono emozionanti, dentro c’e perfino dell’amore, nel senso peggiore del termine ma sempre amore è.
Amore, egoismo, disperazione, l’intera gamma dei sentimenti presenti nelle relazioni umane, tolti gli aspetti asettici del porno appare la realtà, impura e inquietante.
È domenica pomeriggio e sto vedendo uno di questi frammenti di esistente recuperabili con estrema facilità, il titolo era latina fucking nice and tight.
Ma il titolo era stato messo dopo da qualcuno che aveva selezionato il video, l’avevo cercato digitando sul motore di ricerca della piattaforma porno “ latina amatuer”.
In video appare una ragazza sudamericana, è in primo piano largo.
Con i capelli neri, bella senza essere vistosa, ha un reggiseno rosa chiaro, il tipo dietro la camera chiede alla ragazza di girarsi, lei si gira ed ha un bellissimo culo tondo.
Il tipo dice redondito, in spagnolo significa tondetto.
Lei si rigira, sorride, pensa che il tipo sia un po’ folle, forse sorride alla sua immaturità di riprenderla ma sta al gioco.
Ha uno sguardo accondiscendente e compiaciuto, è contenta di ricevere dei complimenti,  sembra felice, il tipo dietro la camera non si vede, immagino che siano due persone innamorate, lei ha poco meno di trent’anni.
Il video va a scatti, colpa della connessione, non posso andare avanti e indietro impietosamente come si faceva con i porno quando si voleva decidere la scena giusta da vedere, quando si saltavano certe posizioni per osservarne altre, in modo neutralmente tecnico.
Qui posso solo aspettare che la ragazza faccia la prossima mossa, l’attesa mi rende frenetico e non c’entra niente la masturbazione, qui si tratta di ben altro, qui c’è vita.
Il filmato riprende ed a questo punto la tipa si toglie il reggiseno come fa la tua ragazza, qualsiasi ragazza, si toglie un indumento.
Non c’è nessun ammiccamento, nessun tentativo di spogliarello maldestro.
La ragazza si toglie semplicemente il reggiseno, senza aggettivo, e rimane  lì con due tette ben fatte e piccole, il tipo le tocca il seno e il capezzolo ma leggermente, come sorpreso, esitante; dice che è spettacolare ma lo pronuncia come potrebbe fare un uomo innamorato e voglioso qualsiasi, senza nessuna manifestazione di libidine sproporzionata, nessuna enfasi recitativa.
La ragazza guarda davanti a sé, dell’uomo vede solo il dorso della mano, quindi lei si abbassa e anche la camera panoramica verso il basso, tremolando.
La ragazza prende in bocca il cazzo del tipo, qui potrebbe esserci qualcosa di squallido ma invece non accade niente, nessuno dice niente, non ci sono parole sprecate dai due.
Lei inizia a leccarlo e lo fa con gradualità, come se ci fosse tutto il tempo del mondo.
Nessuna frenesia tipica dei porno professionali, nessun movimento eccessivo della mascella, nessuna accelerazione non richiesta, nessun sforzo agonistico, i porno di solito sono contraddistinti da sudore, urla e grida.

Dopo il pompino la ragazza viene presa alla missionaria, nessuna prepotenza,  un semplice amplesso che osservo come lo guardava il protagonista di Strange Days quando si faceva iniettare un chip nella pelle per rivivere quando faceva l’amore con la sua ex ragazza.
Era un drogato e quelle chip lo escludevano dal presente e dal mondo, penso che chiunque può fare lo stesso anche se quei chip nessuno li ha ancora inventati.
Basta sostituire alcune cose che non tornano, basta utilizzare i dettagli che servono, basta scegliere una ragazza che parla una determinata lingua, con una certa pettinatura, o un fisico che può ricordare la tua ossessione.

Basta che non ci siano troppe parole o voci a distrarti, basta che il tipo sia discreto come questo che non commenta l’atto ma si muove soltanto, come gli uomini fanno da sempre su una donna da quando il mondo è mondo.
L’inquadratura è stretta, non ci sono ambientazioni particolari, sotto i due corpi ci sono delle lenzuola gialle, se ne vede solo un lembo, a tratti.
Così continua per un po’, sempre uguale, senza grandi variazioni, come una ninna nanna che serve a dimenticare, il sesso o qualsiasi surrogato dello stesso in fondo ha questa funzione.
Però purtroppo il tipo ha deciso che la situazione debba evolversi, non si accontenta della realtà e vuole modificarla o reinterpreatarla, solita stupida presunzione umana.
Si alza dal letto, sposta la camera che teneva in mano senza far attenzione al fuoco o al quadro, la mette ai piedi del letto, trova il nuovo punto di vista con estrema facilità, con troppa facilità.
La camera ora riprende tutto il letto, un territorio ostile, impersonale, perdo il contatto emozionale.
Pensavo di vivere per procura ed invece sto guardando qualcosa che scorre senza che ci possa fare niente: un film, solo un altro film.

Avevo immaginato una coppia innamorata ma il corpo del tizio non è quello di un ragazzo innamorato, ha più di quarant’anni e per i miei canoni ha troppa pancia e troppi peli per stare davvero con la ragazza.
Lei ora sembra maliziosa, ha perso la naturalezza, lui la aiuta a voltarsi di schiena, lei dice qualcosa, lui sorride ghignando e la prende a quattro zampe.

Immagino che lei sia una puttana, che lui abbia pagato o che ci sia un regista da qualche parte che abbia pagato entrambi; i dettagli della stanza, la luce sul comodino spenta, le pareti bianche, la testiera del letto, spiccano quanto il loro amplesso.
Ora è un semplice porno, lei non è la ragazza di prima con il reggiseno rosa, se non è un attrice è come se lo fosse, sta cercando di dimostrare qualcosa, non so cosa.
Spera di aumentare le sue visualizzazioni, di ricevere un voto alto, un’alta percentuale di gradimento.
Fa di tutto per eccitarmi e ci riesce ovviamente perché sono giustamente un animale come il tipo che la sta scopando, come voi, come i dj di radio Maria e lei è intollerabilmente desiderabile e il tipo non se la merita.
Mi masturbo ma senza nessuna immedesimazione, senza nessuna partecipazione, e forse è meglio così.

1 commento:

  1. immedesimarsi è sempre un problema..a me crea delle emozioni fortissime ineluttabilmente incontrollabili..mi piace la tua trasparenza, il tuo pudore velato..grazie per questo poppornopost!!

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