sabato 26 marzo 2011

Contro i complottisti dello sbarco sulla Luna

Sono sempre stato un fanatico dello sbarco sulla Luna, della missione Apollo, delle straordinarie imprese di uomini che avevano il coraggio di rischiare molto più di adesso.
All'epoca il 1985 era un anno possibile di arrivo su Marte, il futuro non prevedeva internet ma la colonizzazione spaziale era ipotesi pressochè certa.
Per questo detesto i complottisti, quelli che sostengono che sulla Luna non siamo mai arrivati e portano le solite ridicole prove: la bandiera che si muoveva mossa dal vento, l'ombra provocata dall'uso di proiettori, fino a dire che la scena dello sbarco è stata girata da Kubrick adducendo come motivazione che  l'anno prima aveva girato Odissea 2001 nello Spazio.
Pochi mesi fa litigai con la mia ex su questo, lei era ottusamente e inspiegabilmente certa che sulla Luna non fossimo mai arrivati, non aveva letto libri che spiegano come sia impossibile aver architettato una cosa del genere, non aveva conoscenze specifiche sull'argomento, non sapeva nulla degli anni di ricerca sovietica e statunitense, probabilmente aveva visto solo un documentario sensazionalistico  sull'argomento e si era fermata lì.
Era mossa dalla tipica diffidenza anti-yankee di ogni sudamericano, sia esso no-global o conservatore.
Addirittura sosteneva che lavorando nel settore audiovisivo dovevo rendermi conto che era stata tutta una macchinazione, metteva in dubbio le mie capacità visive, ora so che avrei dovuto arrabbiarmi molto di più.
Non conosceva la storia di Von Braun e degli ingegneri che avevano lavorato per il terzo Reich, non aveva letto gli splendidi reportage della Fallaci sull'argomento, per lei la Luna era solo un balocco da immaturi, un banco di prova per la sua arroganza.
Meglio credere cinicamente che non sia mai esistito nella storia un momento in cui gli uomini avevano fiducia nelle cose, nel futuro, e in parte anche negli altri uomini, è questo l'atteggiamento dei complottisti e il mondo ne è pieno.
Per loro il fatto che sulla Luna non ci siamo più tornati è la prova che non ci siamo mai andati.
Non sospettano che allora si era pronti a rischiare con razzi rudimentali e computer della stessa potenza di un Commodore 64.
Stamattina in una libreria di Milano ho trovato il reportage di Mailer sull'Apollo 11 e dentro le bellissime foto della vigilia, della partenza del razzo, dello sbarco, compro il libro con l'entusiasmo che si merita la Luna, è un librone maledettamente pesante e me lo sono portato dietro per tutto il giorno.
Sono in pace con me stesso e perdono perfino i complottisti, con il loro cinismo non sanno cosa si perdono.

1 commento:

  1. http://digiorgio-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/02/06/altro-che-tranquillity/#comments

    Su questo serissimo Blog troverai le prove schiaccianti che l'uomo non è mai stato sulla Luna !!

    Ciao !

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