lunedì 14 marzo 2011

contro il nucleare e le radio romane

Sono in auto, cerco una stazione in cui si parli del Giappone, non riesco a seguire le notizie da un video né in televisione e nemmeno in streaming su internet, c’è troppa vicinanza e morbosità.

Mi informo con gli spacci di agenzia dai giornali on line ma sono lenti e discontinui, sto cercando un filo continuo di aggiornamenti sulla centrale nucleare, qualcosa che abbia la forma di un racconto.
Qualche giorno fa sentii da un radiogiornale che erano stati trovati quattro treni, disse proprio così lo spekaer: “i quattro treni scomparsi dopo il terremoto sono stati ritrovati, tutti i passeggeri sono salvi”, una frase bellissima da ascoltare in auto mentre guidi solo, una frase che ti dà fiducia nelle cose, non so come spiegare, e ti scaraventa in contatto con il mondo.
Il nucleare, chi mi conosce, mi ossessiona, un po’ come la guerra fredda, forse perche nel 1986 avevo dieci anni, forse perché sono nato in epoca di doppia superpotenza e della minaccia nucleare, forse perché da bambino ho visto il film "The day after" e quella luce che spegneva le auto e che sembrava un nuovo sole maligno me la sognavo di notte, e poi c'era War Games, e cose del genere.
bombe atomiche, bunker e contatori geiser erano il nostro pane quotidiano.
Però negli ultimi tempi tutto era diventano meno acuto, il nucleare era diventato per me solo uno sterile dibattito politico di cui sentivo gli echi lontani.
Ora invece con il rischio di fusione di un reattore nucleare tutto è più chiaro e vicino e terrificante, altro che quello spot degli scacchi bianco e neri in cui la questione del nucleare si trasforma in un ponderato dibattito filosofico.
Intanto giro stazioni radio  e trovo discussioni su raggi laser, non si tratta però di un nuovo metodo per spegnere i reattori, è il raggio laser che avrebbe colpito il portiere della Lazio Muslera e provocato l’errore che ha aperto le marcature nel derby di ieri.
Tutte le radio parlano di Lazio e Roma, e lo continueranno a fare fin quando non arriverà l’apocalisse, e lo faranno anche ad apocalisse in corso purchè ci sia abbastanza corrente elettrica per far andare microfono e segnale, e qualche tifoso che guida furgoni o sta in casa chiamerà per dire nome, quartiere e azzardare perfino analisi tattiche.
Penso che Osho abbia avuto troppo fiducia negli uomini e in ogni caso la questione del raggio laser è davvero ridicola, lo sanno tutti che Muslera è una pippa.

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