mercoledì 20 aprile 2011

Contro la vela


Una volta stavo lavorando al tg ed è arrivato uno a presentare un libro che stava facendo parlare di sè.
Si chiama Perotti, il libro si  intitolava Adesso basta, quando dice adesso basta intende dire basta lavorare.
Mi dovrebbe essere stato simpatico visto che sono contro l’elogio del lavoro a ogni costo, contro ogni morale ed etica basata sulla fatica, sull’impegno costante per ottenere dei risultati ma non è cosi, la coerenza non è sempre una virtù.
Si presentò in redazione vestito casual elegante, quarant'anni, barbetta, si guardava continuamente le scarpe e sorrideva in giro con aria di superiorità.
E' il solito tipo che faceva il dirigente e infatti orgogliosamente ricorda nelle sue quarte di copertina che faceva un lavoro figo, era arrivato al vertice e aveva mollato tutto, gratifiche economiche e psicologiche, per iniziare a fare lo skipper, era ancora fiero del suo passato e d’altronde il suo passato lo marchia a vita, non ha scampo.
Il suo ego lo accerchia da tutti i lati.
Se lavori anni in una azienda multinazionale e riesci a salire tutti gli scalini fino ad arrivare su qualche cima e guadagnare stipendi, ottenere viaggi in business e sorbirti i complimenti dei tuoi diretti capi senza vergognarti, sei finito in partenza.
Iscriverti a una setta buddista, scappare da qualche parte, andare a circumnavigare il mondo come un Vasco de Gama in fibra di carbonio, non ti può più salvare.

È finito il tempo della conversione, dei San Paolo sulla strada di Damasco, dei cambiamenti di vita, se in questo sistema sei pasciuto fino alla marcescenza non puoi più tornare indietro.

Malgrado i tuoi orribili gilet da vela, resterai sempre il dirigente e arrampicatore sociale che eri, d’altronde in Italia la vela è uno sport per gente di entroterra.

Sei un po’ più asciutto di prima, più atletico certo, hai le lentine al posto degli occhiali da sfigati che portavi prima, quelli ultraleggeri da manager.
Ma la sostanza resta la stessa.
Poi finisce che scrivi un libro, che viene pubblicato da una casa editrice importante che crede in te e cavalca l’onda, finisce che hai successo e vieni invitato a parlare della tua filosofia trita e ritrita e il ciclo si chiude.
Sei quello di prima, la tua vita di prima ti assale da ogni parte, ne parli per contrasto ma ne sei invischiato sempre.

Nessun commento:

Posta un commento