venerdì 1 aprile 2011

Contro una signora che è contraria alla lettura in autobus



La signora dice di venire dalla campagna, è una di quelle signore che in autobus iniziano a chiedere indicazioni sulle fermate e sui posti da visitare e poi si prendono prepotentemente il centro della scena.
Viene da un certo ospedale in cui è andata a trovare qualche parente, vuole comunicare le sue sensazioni sulla città e ha bisogno di un pubblico, in fondo è come me, è una critica della vita senza saperlo.
Così inizia a fare una tirata, ma non contro la sporcizia o il caos, non contro la confusione dei mezzi pubbici, i zingari o l’immigrazione clandestina, la signora non è una normale qualunquista e ha la faccia buona: occhiali spessi, viso un po’ aguzzo, età compresa fra i cinquanta e i sessanta anni.
Se la prende a sorpresa con quelli che leggono dei libri in autobus, parte da una considerazione meramente fisica e comprensibile, quella della difficoltà personale di leggere su qualsiasi mezzo in movimento, ma poi inizia a addurre ragioni pretestuose.
Sostiene che i lettori sono degli irresponsabili perché rischiano di essere borseggiati, perché distraendosi mettono a rischio il loro portafogli.
Non capisce come si fa a leggere in mezzo a una metro, attaccati in modo poco stabile sui sostegni metallici, con la gente che spinge da ogni parte, poi continua affermando che alcuni ragazzi osservati erano anche gracili, come se questo fosse una ulteriore aggravante al loro strano vizio e mettesse a rischio la loro incolumità.
Attorno una coppia di anziani e un paio di giovani la stanno ad ascoltare sorridendo come si fa con una stramba che ha voglia di sfogarsi, anche se la tirata della signora non è il tipico monologo da matto d’autobus,il volto è sempre sorridente, l’espressione quasi stupita di questa strana abitudine metropolitana.
In realtà nessuno sta leggendo sull’autobus, io stavo per tirare fuori il mio libro, ma poi temendo di scatenare una discussione decido di non farlo.
Ho sempre letto in autobus, sui treni, in aerei, forse le letture migliori, e per una volta sento chiaramente di essere il bersaglio di una critica.

2 commenti:

  1. contro la signora anch'io mi scaglio, ma non perchè sia lettore da autobus. Perchè sono borseggiatore!

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  2. a Zurigo leggono tutti e se gli fai un sorriso alzano il loro schermo-giornale.

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